Il dispositivo di accoglimento dei diritti previsti dall’art.2112 come richiesto dai lavoratori discriminati da ITA Airways emesso ieri dal Tribunale di Roma si va ad aggiungere a quelli emessi dai Tribunali di Roma e Milano dallo scorso mese di giugno a oggi. Ad avviso del sindacato USB «si accentua dunque il cambio di rotta nell’interpretazione della cessione di ramo d’azienda, la cui ostinata negazione è stato lo strumento utilizzato dall’apparato di ITA per attivare modalità opache e un sistema indegno fatto di favoritismi e nepotismi, considerato che l’azienda è interamente posseduta dallo Stato. Appare un segnale positivo il fatto che i giudici, che hanno ottenuto il contratto di cessione, si stiano orientando per dare ragione ai lavoratori, a differenza di altri che li avevano preceduti ma che non disponevano di tale documento. La storia e la cronaca ci insegnano che le aziende non falliscono perché rispettano le sentenze ma perché si sono appoggiate su accordi illegittimi, spesso avallati da governi e istituzioni che hanno pensato a scorciatoie di cui i lavoratori avrebbero pagato il conto. Sono state deliberatamente ignorate le conseguenze in termini di licenziamenti e riduzioni di personale, con il bene placido dei sindacalisti di turno. Un disastro sociale che si lega anche ai risultati economici dell’esercizio di ITA più che preoccupanti. Quindi a nulla è servito tagliare e frantumare Alitalia, c’è ne accorgiamo oggi. USB ha da subito messo in guardia l’allora presidente Altavilla a cambiare approccio. La discontinuità è stata brandita come una clava contro i dipendenti, senza buon senso e con cattiveria. Questo dispositivo, di cui aspettiamo di leggere le motivazioni, offre un incoraggiamento alla resistenza di chi ha subito i torti di questa ristrutturazione, folle e inutile. Questa sentenza è un argomento convincente ad avviare da subito il lavoro di superamento del contenzioso e di ricostruzione di un tessuto unico presupposto accettabile per rimettere ITA nella giusta rotta, anche nell’ottica del passaggio a Lufthansa. Il Governo non può più far finta di nulla. I lavoratori hanno già espresso un giudizio totalmente negativo su quanto predisposto dall’Esecutivo, anche con l’ultimo Ddl 104 che si è abbattuto con ingiustizia sui cassaintegrati. Meloni non può più far finta di non vedere.
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