TERRORISMO, jihadisti. Islamic State, Catanzaro: arrestato affiliato organizzazione, pianificava attentati in Italia

18 aprile 2025 – Arrestato a Catanzaro dalla Polizia di Stato un cittadino straniero affiliato all’Isis, ricercato nel suo paese di origine in quanto coinvolto in attività terroristiche e pianificava un attentato da compiere in Italia. La notizia è stata resa nota dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha specificato come sul capo del terrorista penda l’accusa di aver svolto attività di proselitismo e indottrinamento di suoi connazionali e di aver gestito un traffico di migranti irregolari verso le coste italiane. Il fermo è stato eseguito dal personale della Sezione antiterrorismo della Digos della Questura di Catanzaro, unitamente a personale della Digos di Cosenza e della Direzione centrale polizia di prevenzione Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno.

La complessa attività investigativa (estrinsecata in attività tecnica, intercettazioni telefoniche e ambientali), coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha condotto nella fase delle indagini preliminari (in aattesa della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), alla scoperta di una struttura operativa criminale dedita al terrorismo, che svolgeva attività di proselitismo e indottrinamento allo scopo di arruolare militanti da destinare, in una fase successiva, al compimento di attentati suicidi per la causa islamista. L’organizzazione di cui faceva parte l’uomo arrestato a Catanzaro organizzava altresì l’effettuazione di attività addestrative di natura militare al fine di impiegare i propri militanti nell’azione di sovversione degli ordinamenti statuali di paesi, principalmente con popolazione a maggioranza musulmana.

Oltre alla promozione di ideali di radicalismo religioso e all’avversione verso la popolazione ebraica, l’ambiente di vita in Italia all’attività svolta dagli immigrati di fede islamica, nella documentazione sequestrata al terrorista sono stati rinvenuti files inneggianti al jihad, filmati relativi ad attentati e a scene di guerra, manuali illustrativi sull’uso di armi e la preparazione di ordigni esplosivi, oltre a informazioni relative alle modalità mediante le quali raggiungere le zone di guerra dove sono in atto combattimento, oltreché istruzioni su come trasmettere in rete messaggi criptati. Infine, tra le attività criminali poste in essere dal sodalizio islamista radicale è emersa quella dell’immigrazione clandestina, incentrata sulla gestione di flussi di clandestini in partenza dalla Tunisia.

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