Il Cairo, 11 giugno 2025 – L’esercito sudanese ha annunciato ieri il suo ritiro dal triangolo di confine tra Sudan, Libia ed Egitto, area strategica situata nel nord-ovest del Paese africano. In un comunicato separato, le Forze di Supporto Rapido (RSF), paramilitari al comando del generale Mohamed Hamdan Dagalo (Hemedti), hanno reso noto di aver assunto il controllo della regione. Martedì scorso le truppe del generale Abdel Fattah al-Burhan avevano accusato le RSF, ritenute alleate del feldmaresciallo libico Khalifa Haftar, di aver condotto un attacco coordinato con le forze di Bengasi nella regione, che avrebbe portato le RSF alla conquista di Jebel Uweinat, zona montuosa situata al crocevia dei tre Stati. Si tratta della prima accusa diretta relativa a un coinvolgimento delle forze di Haftar dall’inizio del conflitto tra l’esercito sudanese e le RSF, risalente all’aprile 2023. L’esercito di Khartoum ha denunciato una «palese aggressione» alla sovranità nazionale sudanese paventando un più ampio coinvolgimento straniero. Sotto accusa gli Emirati Arabi Uniti, indicati come alleati di Haftar e sostenitori di questa operazione militare, ma da Abu Dhabi perviene una decisa smentita.
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