SUD SUDAN, visita del Pontefice. Nella seconda giornata, a Giuba il Papa incontra vescovi, presbiteri, diaconi, religiosi e seminaristi

«Abbiamo anzitutto bisogno di questo: di accogliere Gesù, nostra pace e nostra speranza – ha affermato Bergoglio -, le acque del Nilo raccolgono i gemiti sofferenti delle vostre comunità, il grido di dolore di tante vite spezzate, il dramma di un popolo in fuga, l’afflizione del cuore delle donne e la paura impressa negli occhi dei bambini. Allo stesso tempo, però, le acque del grande fiume ci riportano alla storia di Mosè e, perciò, sono segno di liberazione e di salvezza: da quelle acque, infatti, Mosè è stato salvato e, conducendo i suoi in mezzo al Mar Rosso, è diventato strumento di liberazione, icona del soccorso di Dio che vede l’afflizione dei suoi figli, ascolta il loro grido e scende a liberarli».

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