SPAZIO, satelliti. Il «dogfighting» cinese allarma il Pentagono: si riduce il divario capacitivo tra le potenze

Washington, 19 marzo 2025 – L’allarme relativo a guerre satellitari in atto nello spazio è stato lanciato di recente dal generale Michael Guetlein, responsabile numero due nella piramide di comando delle operazioni spaziali militari degli Stati Uniti d’America (US Space Force). Egli, intervenendo nel corso della conferenza annuale sui programmi di Difesa organizzata da McAleese & Associates, ha dichiarato che «avversari di quasi pari capacità degli Stati Uniti stanno simulando combattimenti nello spazio in un contesto conflittuale orbitale», aggiungendo che si tratta di «un ulteriore passo avanti nel loro ampio sforzo nello sviluppo di proprie capacità volte a negare, interrompere, degradare e/o distruggere quelle americane». Il vicecomandante della US Space Force ha quindi reso noto di essere in possesso di informazioni relative all’impiego coordinato di cinque satelliti da parte dello Stato che ha effettuato questo genere di operazioni (RPO). L’evidente riferimento è a quello che a Washington viene definito come l’avversario strategico, cioè la Repubblica popolare cinese. Lo scorso anno Pechino ha condotto nello spazio una serie di «operazioni di prossimità» mediante l’impiego in orbita bassa di tre satelliti sperimentali Shiyan-24C e due Shijian-6 05A/B, sistema quest’ultimo a quel tempo in fase di sperimentazione.

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