SOMALIA, terrorismo jihadista. Attacchi aerei Usa contro obiettivi di Islamic State

Si tratta dei primi raid nel Paese del Corno d’Africa contro i miliziani jihadisti dell’organizzazione dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato presidenziale. Gli attacchi sono stati effettuati sabato scorso, in seguito il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha dichiarato che le operazioni, di competenza dell’US African Command, hanno avuto luogo in coordinamento con il governo di Mogadiscio. Il Pentagono ha inoltre reso noto che sulla base delle prime valutazioni degli effetti dell’azione, sarebbero stati uccisi «numerosi» jihadisti, ma che a seguito dei bombardamenti nessun civile sarebbe rimasto coinvolto. Secondo Washington, a venire eliminati dei militari americani (che hanno colpito le grotte nelle quali si erano rifugiati gli islamisti radicali africani) sarebbero stati un elemento di vertice di Islamic State (del quale però non è stato reso noto il nome) e alcuni giovani miliziani in fase di addestramento. L’intelligence degli Stati Uniti d’America afferma di ritenere che la leadership di Islamic State ha indirizzato numerose cellule terroristiche verso la Somalia settentrionale, zona dove sarebbero pronte a sequestri di persona di cittadini occidentali allo scopo di chiedere un riscatto per la loro liberazione, e per addestrarsi e affinare le tattiche militari, ad esempio occultandosi dai droni e, al contempo, realizzare propri velivoli a pilotaggio remoto armati. Si ritiene infine, che in Somalia siano attivi centinaia di militanti di Islamic State, in massim parte sui rilievi del Cal Miskaat e nel Puntland.

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