ROMA CAPITALE, Lago ex Snia Viscosa. Preservazione dell’area naturale: il Comune vota a favore dell’estensione del monumento naturale

A seguito della delibera approvata lo scorso ottobre dal Consiglio del V Municipio di Roma Capitale, oggi è stata la volta di quella dell’Assemblea capitolina, che ha votato all’unanimità una mozione con la quale è stato riconosciuta l’importanza del prezioso ecosistema sviluppatosi attorno al Lago ex Snia (Lago Bullicante). Essa impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la Regione Lazio affinchè concluda l’ampliamento del monumento naturale e, conseguentemente, lo specchio d’acqua venga acquisito al demanio pubblico. Ad avviso delle associazioni di cittadni e delle altre espressioni della società civile che si sono fatte promotrice dell’iniziativa per la salvaguardia dello spazio verde ricavato dal sedime del vecchio e diroccato stabilimento industriale del Prenestino, «a fronte di questa inequivocabile espressione il sindaco Roberto Gualtieri e gli assessori Maurizio Veloccia, Sabrina Alfonsi e Tobia Zevi dovranno risolvere la contraddizione scaturita dalla concessione di un permesso a costruire un polo della logistica sull’area riconosciuta dall’Assemblea Capitolina qual0e patrimonio naturalistico di grande pregio ambientale e culturale. Essi dovranno dunque attivarsi affinché si addivenga a una pianificazione urbanistica volta al pubblico interesse, sicché l’ex Snia e la sua storia divengano un bene comune per la città di Roma». La mozione di oggi, presentata in Aula da Nando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, è il frutto di un impegno assunto dai consiglieri comunali con le forze sociali impegnate nella vertenza. Domani, mercoledì 25 gennaio, in piazza Oderico da Pordenone a Roma, dalle ore dieci avrà luogo un presidio sotto la sede della Regione Lazio che, nelle intenzioni dei promotori dell’area verde, dovrà sbloccare definitivamente il decreto di allargamento del monumento naturale a tutta l’area dell’ex Snia. «Partiamo dall’impegno assunto da Alessio D’Amato – essi affermano -, per raggiungere amministrativamente la soluzione delle firme dell’assessore Roberta Lombardi e del presidente ad interim Daniele Leodori».

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