Roma, 14 ottobre 2025 – «Sono inaccettabili le parole della ministra per la Famiglia la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, che ha definito “gite scolastiche” i viaggi di istruzione ad Auschwitz, organizzati, a suo dire, soltanto “perché servivano a dirci che l’antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia e collocato in una precisa area, il fascismo». Lo ha dichiarato la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, esponente del Partito Democratico. Ella ha quindi aggiunto che: «I viaggi di istruzione ad Auschwitz sono percorsi di formazione, ferite da toccare con il pensiero e con il cuore. Ricordo alla ministra Roccella che, proprio sull’antifascismo, è nata la nostra Costituzione. E che il nazifascismo ha prodotto l’orrore indicibile della Shoah, che non può e non deve mai essere ridotto a un capitolo chiuso, a un episodio lontano. Chiamare “gita” un viaggio della memoria ad Auschwitz non è solo un errore di linguaggio. È un insulto alla storia, alle vittime della Shoah e all’intelligenza collettiva di questo Paese. La storia non è un’opinione, la memoria non è un optional e la dignità non si baratta per un applauso in più».
Potrebbero interessarti
Casa
di Redazione Insidertrend
EDILIZIA, demoricostruzione. La sentenza del Consiglio di Stato su coincidenza tra fabbricato demolito e ricostruito
Politica
di Redazione Insidertrend

