POLITICA, armi Ucraina. La Camera approva mozioni di maggioranza e del Pd, ma respinge quella del M5s

La Camera dei Deputati ha approvato la mozione della maggioranza di governo sull’Ucraina, approvate inoltre anche quelle del Partito Democratico e di Azione-Italia viva, con esclusione, però, di quella parte che prevedeva di «proseguire senza riserve l’attività di sostegno, economico e militare a Kiev e al popolo ucraino, in continuità con le azioni intraprese e i provvedimenti adottati dall’esecutivo Draghi, anche mediante l’invio di nuovi equipaggiamenti bellici, tenendo opportunamente informato il Parlamento sulle decisioni che si intenderanno assumere». I testi sono stati votati per parti separate, i centrodestra si è astenuto, mentre è stata respinta la mozione presentata dal Movimento 5 stelle. Sull’eventualità di fornire attrezzatura bellica a Kiev si è espresso anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che a margine del vertice NATO di Bucarest  ha dichiarato che riguardo all’eventuale fornitura di materiali bellici all’Ucraina, il decreto di prorogare dei termini delle decisioni già adottate (in scadenza il 31 dicembre) verrà presentato in Consiglio dei ministri. La mozione della destra sul conflitto tra Russia e Ucraina continua a impegnare il Governo «a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’autorizzazione, previo atto di indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina nei termini e con le modalità stabilite dall’articolo 2bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n.14». Il medesimo testo impegna altresì il Governo «a promuovere e sostenere, d’intesa con i partner NATO ed europei, tutte le iniziative diplomatiche volte a creare le condizioni per un negoziato di pace, una pace giusta e sostenibile, fondata sul rispetto delle norme di diritto internazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale e del principio di autodeterminazione dei popoli; a promuovere il rilancio delle Nazioni unite come strumento internazionale per assicurare la coesistenza pacifica; ad assumere tutte le iniziative necessarie, sulla base di quanto concordato in ambito NATO e Unione europea, per continuare a sostenere il popolo ucraino e per limitare gli effetti della crisi umanitaria in atto, a protezione anzitutto dei minori e dei più fragili, favorendo la riabilitazione delle infrastrutture necessarie ad assicurare i servizi essenziali».

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