La produzione di caffè in Nicaragua risulta stabile a 2,7 milioni di sacchi da sessanta chilogrammi, nonostante i prezzi di questo bene nel 2021 superassero i 200 dollari al sacco. Maggiori costi di approvvigionamento nella produzione (principalmente fertilizzanti a base di azoto), esacerbato indebitamento dei coltivatori e incertezze di natura politica hanno limitato i nuovi investimenti nel settore, dirottando altrove le risorse finanziarie disponibili. Il governo di Managua stima la produzione complessiva di caffè nel biennio 2021-2022 a 2,7 milioni di sacchi, dunque in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante la stagione delle piogge sia stata moderata, senza rilevanti incidenti climatici, gli agricoltori riferiscono comunque di condizioni difficili e di un raccolto di qualità inferiore rispetto al biennio precedente. Inoltre, alcuni esportatori hanno espresso preoccupazioni riguardo agli elevati livelli di emigrazione dal Paese centroamericano, fenomeno che nel medio termine potrebbe ridurre la manodopera agricola disponibile per la raccolta del prodotto. Essi, in ogni caso ritengono che il caffè continuerà ad avere un peso rilevante nell’economia nicaraguense, prodotto particolarmente richiesto dai mercati internazionali in ragione della sua caratteristica morbidezza e del forte aroma di arabica.
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