MEDIO ORIENTE, Israele e palestinesi. Messa al bando Ong ritenute legate al Fplp: anche Washington si dice critica

Anche l’amministrazione Usa ha espresso delle critiche alla decisione assunta dal ministro della Difesa israeliano Benny Gantz di considerare organizzazioni terroristiche sei organizzazioni non governative (ong) palestinesi, in quanto ritenute coperture delle attività svolte dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), partito presente con tre rappresentanti nel Consiglio legislativo palestinese che dispone anche di una propria componente armata, che lo Stato ebraico annovera tra le formazioni terroristiche.

L’accusa è di avere utilizzato fondi indirizzandoli alle famiglie di persone incriminate di gravi delitti. Si tratta delle ong Addameer, Al Haq, Defense for Children International-Palestine (DCI-P), Union of Agricultural Workers Committees (UAWC), Bisan Center for Research and Development e Union of Palestinian Women Committees (UPWC).

Dopo le proteste registrate a livello internazionale, che hanno incluso quelle rivolte dall’Unione europea, dai Democratici progressisti statunitensi, da alcuni gruppi ebraici americani e dalle principali organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani (comprese alcune israeliane), è giunta anche la critica di Washington, da dove il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha dichiarato come gli Usa credano «che il rispetto per i diritti umani, le libertà fondamentali e una società civile forte siano di fondamentale importanza».

Egli ha poi aggiunto che: «Chiederemo i nostri partner israeliani di fornire ulteriori informazioni sulle basi di queste designazioni», poiché «il Governo israeliano non ci ha avvertito in anticipo».

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