Roma, 19 giugno 2025 – La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, avrebbe discusso ieri della possibilità che gli Stati Uniti d’America utilizzino delle loro basi militari situate in territorio italiano per attaccare l’Iran. Questo è emerso a seguito di incontri avuti con funzionari di alto livello dell’intelligence e comandanti delle Forze armate italiane. Lo ha riferito “Iran International”, emittente dell’opposizione iraniana con sede a Londra, tuttavia, al riguardo il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, parlando alla stampa a margine dell’evento per il LXX anniversario della Conferenza di Messina-Taormina, ha dichiarato che al momento «non abbiamo notizie di basi militari Usa in Italia coinvolte nell’escalation tra Iran e Israele, anche se non sappiamo cosa vorrà fare Washington». Egli ha poi affrontato il tema dell’evacuazione dei cittadini italiani dalle zone di guerra, confermando la notizia che l’Italia sta organizzando dei voli charter e, «probabilmente, i primi decolleranno dall’Egitto con a bordo dei cittadini che verranno aiutati a lasciare Israele», aggiungendo poi che «vedremo se si potrà far partire qualcuno da Amman, ma ci sono dei problemi con lo spazio aereo della Giordania. Per ora le prime partenze saranno dall’Egitto. Sono voli a pagamento, non si tratta di evacuazioni, ma di aiuto e coordinamento per lasciare l’Iran e Israele per gli italiani che intendono farlo».
Nella mattinata Tajani aveva conferito con gli ambasciatori a Teheran, Paola Amadei, e a Tel Aviv, Luca Ferrari. «Hanno detto che finché ci saranno degli italiani da aiutare non potremo lasciare le nostre ambasciate – ha riferito il ministro degli Esteri -, siamo qui per aiutare i nostri connazionali. Le nostre ambasciate sono mobilitate per assistere i nostri concittadini, così come seguiamo con tutte le ambasciate dell’area i cittadini italiani che vivono in quei paesi, però a parte Israele e l’Iran non ci sono richieste di lasciare il territorio. Siamo concentrati soprattutto per vedere come si possono aiutare i nostri concittadini, fermo restando che gli spazi aerei sono chiusi, e che quindi bisogna abbandonare questi paesi via terra e trovare delle soluzioni». Infine, rispondendo a una domanda postagli su eventuali rischi che corrono i militari italiani impiegati nelle diverse missioni in Medio Oriente, Tajani ha risposto che «la situazione è preoccupante in generale, ma non ci sono pericoli imminenti per i nostri militari».