MEDIA, giornalisti. La scomparsa di Furio Colombo

14 gennaio 2025 –  Furio Colombo, giornalista, intellettuale e parlamentare della Repubblica si è spento oggi a Roma all’età di novantaquattro anni. Era nato a Chatillon, in Val d’Aosta, il primo gennaio del 1931. Laureatosi giovanissimo in giurisprudenza a Torino, divenne in seguito giornalista, professione che lo avrebbe portato a lvorare sia per testate della carta stampata, che radiofoniche e televisive. Con Umberto Eco fu tra i fondatori del Gruppo63, assieme a Gianni Vattimo e Piero Angela si occupò della scrittura dei programmi culturali della Rai. Nel 1967 documentò la Guerra dei sei giorni dalla penisola del Sinai e l’anno seguente fu a Saigon durante l’offensiva del Têt.

Di orientamento liberal, era innamorato degli Stati Uniti d’America, dove da New York fu corrispondente per i quotidiani “La Stampa” e “la Repubblica”. Sempre nella «grande mela» dal 1991 al 1994 diresse l’Istituto di Cultura italiano, diresse inoltre l’edizione italiana della “New York Review of Books” (dal 1993 al 2000). Cattedratico presso la Columbia University, la New York University e la University of California di Berkeley, rivestì cariche aziendali Olivetti e alla Fiat negli Usa. Fu altresì direttore della rivista “L’architettura” e collaborò anche con “Cronache e storia”, fondata da Bruno Zevi e “Nuovi Argomenti” assieme a Dacia Maraini. Parlamentare per tre legislature eletto nelle liste dei Dmocratici di Sinistra, de L’Ulivo e del Partito democratico, dal 2001 al 2005 diresse il quotidiano “L’Unità”, in seguito, nel 2009, fondò con Antonio Padellaro e Marco Travaglio “Il Fatto Quotidiano”.

Fine intellettuale e profondo democratico, Furio Colombo è stato senza dubbio uno dei più importanti giornalisti italiani. I suo funerali si svolgeranno al Cimitero acattolico di Roma domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore tre del pomeriggio.

Condividi: