MADAGASCAR, crisi politica e potere ai militari. Il colonnello Randrianirina assume il controllo del paese dopo la caduta di Rajoelina

Antananarivo, 16 ottobre 2025 – Svolta politica in Madagascar: il colonnello Michaël Randrianirina, figura dell’opposizione a lungo relegata ai margini della vita politica del Paese africano, sarebbe pronto ad assumere il controllo del Madagascar dopo il rovesciamento di Andry Rajoelina, rimosso dal potere a seguito di un colpo di stato militare sull’onda di una massiccia rivolta popolare. Randrianirina, cinquantuno anni, è emerso sabato scorso come leader della formazione dissidente Capsat. Egli, nel corso di una dichiarazione ha annunciato che i suoi uomini si rifiutavano di aprire il fuoco sui manifestanti antigovernativi, segnando una svolta decisiva nella crisi. Martedì, l’Assemblea nazionale ha formalmente rimosso il presidente Rajoelina aprendo così la strada a un governo di transizione guidato dai militari. La fuga del capo dello Stato, portato via dall’isola da un aereo militare francese, ha riacceso la vecchia ostilità nei confronti dell’ex potenza coloniale. Nelle strade di Antananarivo, si sono moltiplicati slogan quali «Vattene da qui, Francia!» e «No a un presidente francese». La rivelazione, nel 2023, della doppia cittadinanza francese di Rajoelina aveva continuato ad alimentare i sospetti di un’ingerenza di parigi nella vita politica del Paese. Inoltre, per molti malgasci la fuga sotto la protezione francese del presidente deposto veien vista come un tradimento. Il risentimento non è una novità, poiché il ricordo della rivolta del 1947, brutalmente repressa dall’Armée francese, è ancora vivido. Molti malgasci denunciano anche quelli che considerano legami economici squilibrati con le società francesi, in particolare nel settore delle infrastrutture e delle zone di libero scambio, dove i salari rimangono molto bassi. Un altro fattore di tensione è poi la diffusa percezione dell’applicazione di un «doppio standard» nella concessione della grazia da Rajoelina a due franco-malgasci condannati per un tentativo di colpo di stato poco prima della sua deposizione e fuga.

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