Giorno di protesta contro il governo nella capitale libanese dopo la devastante esplosione di martedì. L’esecutivo viene ritenuto da alcuni settori politici e della società responsabile della strage.
Sassaiole dei manifestanti e lancio di lacrimogeni da parte della polizia; assaltate le sedi di ministeri, mentre diversi edifici sono stati dati alle fiamme.
Il premier Diab chiede elezioni anticipate, intanto proseguono e ricerche dei dispersi sotto le macerie deli edifici distrutti dall’esplosione.