Beirut e le principali città del Libano si sono svegliate stamani con le strade e le arterie di comunicazione bloccate da manifestanti, attivisti, gente comune sempre più infuriati dal carovita e dagli effetti della crisi economica all’ombra del crollo della lira locale, che nel fine settimana ha perso ancora più terreno rispetto al dollaro statunitense. Da una settimana, la protesta popolare anti-governativa è ripresa intensa in quasi tutte le città del paese. Nel fine settimana intanto, il premier dimissionario Hassan Diab ha minacciato di interrompere il suo lavoro di gestione degli affari correnti dopo sei mesi di stallo nei negoziati politici per la formazione del nuovo esecutivo.
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