28 Novembre 2024 – Fonti dell’Armée libaneise hanno reso noto nel pomeriggio che le forze armate dello Stato ebraico avrebbero «violato ripetutamente l’accordo di cessate il fuoco» entrato in vigore nella notte di ieri dopo oltre un anno di combattimenti che hanno opposto le unità militari di Gerusalemme al movimento sciita filo-iraniano Hezbollah. L’esercito libanese è incaricato del monitoraggio delle eventuali violazioni, attività svolta in coordinamento con le autorità competenti. Gli episodi di cui consta la denuncia di Beirut si sarebbero verificati in villaggi di confine. Sempre in giornata, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva “Channel 14”, il primo ministro dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha dichiarato che «ordinerà alle Forze di Difesa israeliane di prepararsi a un conflitto se ci fosse una violazione massiccia dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Hezbollah», assicurando inoltre che «Israele è pronto a qualsiasi scenario». Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ha dal canto suo affermato che «l’esercito israeliano farà rispettare il cessate il fuoco con il gruppo armato sciita libanese Hezbollah con il fuoco», questo al fine di consentire il ritorno alle loro case dei residenti sfollati dal nord della Galilea. «Questo accordo è il risultato di mesi di combattimenti, in particolare degli ultimi tre mesi, durante i quali sono stati eliminati i vertici di Hezbollah – ha egli aggiunto – e siamo perfettamente consapevoli del fatto che Hezbollah è giunto a questo accordo da una posizione di mancanza di scelta e debolezza».
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