INDUSTRIA, crisi automotive. Boschini (Fim Cisl): «Occorre un nuovo fondo straordinario europeo»

Roma, 23 aprile 2025 – ha avuto luogo oggi presso la X Commissione parlamentare Attività produttive della Camera dei deputati l’audizione delle organizzazioni sindacali sul Piano dell’Unione Europea per l’automotive. Per la Fim Cisl vi ha partecipato il coordinatore nazionale Stefano Boschini, che ha dichiarato: «In Europa e in Italia in particolare, la transizione ha innescato la più grande crisi del settore dell’auto degli ultimi settanta anni, questo, perché nonostante gli annunci, la politica europea e nazionale non ha supportato con le necessarie e indispensabili risorse la transizione. I dati sulle produzioni di auto nel primo trimestre 2025, con un meno 35% in Italia rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, sono la testimonianza della profondità della crisi. Oggi questo è evidente nell’altissimo numero di ore di ammortizzatori sociali utilizzati. Come sollecitato in tantissime occasioni e rimarcato anche attraverso una grande manifestazione a Bruxelles il 5 febbraio scorso, insieme a IndustriALL e tutti i sindacati europei, è necessario intervenire con l’istituzione di un nuovo fondo straordinario Europeo a sostegno della transizione dell’intera filiera dell’auto. Oltre a questo bisogna rifinanziare gli ammortizzatori sociali attraverso un intervento normativo, ma questo non basta, serve sostenere vista la profondità della crisi in atto il reddito dei lavoratori con misure che integrino il reddito degli ammortizzatori. Come Fim sosteniamo il principio della neutralità tecnologica che permetta una transizione che non sia a spese dei lavoratori e del sistema industriale europeo e italiano, in questo senso la realizzazione in Italia della giga-factory di batterie rappresenta un fattore strategico di prospettiva per l’industria dell’auto nel nostro paese».

Condividi: