Nella serata del 5 dicembre scorso ha avuto luogo a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) il Tavolo della Chimica, al quale hanno preso parte i rappresentanti del Governo, delle imprese del settore e dei sindacati di categoria. Ad avviso di Daniela Piras (segretario generale della Uiltec), anch’ella intervenuta ai lavori nel dicastero di Via Molise, «va difesa la strategicità del settore e in fretta, perché le esigenze del mercato mutano velocemente. L’industria che costituisce la spina dorsale dell’economia italiana si basa sulla manifattura, una realtà che è essenzialmente chimica. Il Paese, in ragione delle sue peculiarità, abbisogna allora di neutralità tecnologica, il che significa, per esempio, tutelare i siti nazionali che producono biocarburanti rispetto a quelli all’estero che producono carburanti sintetici. La chimica di base entrerà ancor di più nelle nostre produzioni, occorre dunque garantire la continuità produttiva delle realtà di questo specifico settore, non solo al fine di tutelare gli approvvigionamenti connessi, ma anche per i livelli occupazionali correlati. Al governo abbiamo chiesto e chiediamo di farsi garante del processo di trasformazione in atto allo scopo di garantire una prospettiva concreta alla chimica e una sua centralità all’interno del sistema produttivo manifatturiero».
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