GUARDIA DI FINANZA, lutti. È morto la medaglia d’oro brigadiere Mario Sborchia, combattente italiano internato nei lager nazisti

All’età di novantasette anni si è spento il brigadiere in congedo Mario Sborchia, decorato dal Presidente della repubblica con la medaglia d’onore per i deportati e internati nei lager nazisti in Serbia, Austria e Cecoslovacchia, dall’ottobre 1943 al settembre 1945.

Era nato nel 1923 a Marta, in provincia di Viterbo, ma riseideva a Grosseto; era socio benemerito dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (ANFI).

Sborchia si arruolò nel Corpo nel 1942 e partecipò alla Seconda guerra mondiale, nell’ottobre del 1943, mentre era in forza al II Battaglione mobilitato della Guardia di Finanza di stanza nel Montenegro, venne catturato dai tedeschi presso il confine croato. Il suo fermo attaccamento al giuramento e all’uniforme, la sua esemplare militarità e la costante ferma opposizione alle lusinghe del nemico, gli costarono la deportazione per oltre due anni nei lager nazisti, dai quali riuscì a rimpatriare nel settembre del 1945, a guerra conclusa.

La sua carriera nella Guardia di Finanza è durata trentacinque anni, ma anche in congedo il brigadiere Sborchia fu per le Fiamme gialle un punto di riferimento. Costantemente presente nelle occasioni importanti, insieme alla moglie Verina, fu esempio di volontà, rettitudine, disciplina ed educazione.

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