Tel Aviv, 9 ottobre 2025 – Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo, aggiungendo che tutti gli ostaggi sequestrati dai terroristi islamisti radicali palestinesi il 7 ottobre di due anni fa «verranno liberati molto presto». Riguardo alla possibile data della loro liberazione, voci fatte filtrare in serata indicano la giornata di sabato. «Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa», ha postato sui social media il primo ministro dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu, contestualmente alla dichiarazione del presidente americano. Egli ha altresì reso noto che il governo israeliano si riunirà oggi per approvare i termini dell’accordo. Dal canto suo, la dirigenza di Hamas ha diffuso un proprio comunicato nel quale viene confermato l’accordo per il cessate il fuoco con Israele, che, secondo quanto riferisce il gruppo terroristico islamista palestinese, prevedrebbe la fine della guerra a Gaza, il ritiro delle forze di occupazione, l’ingresso di aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri. Hamas ha inoltre ringraziato i negoziatori e il presidente degli Stati Uniti d’America per aver mediato la fine della guerra, esortandoli al contempo «a costringere il governo di occupazione a rispettare pienamente gli obblighi dell’accordo e a impedirgli di eludere o ritardare l’attuazione di quanto concordato». Il movimento islamista radicale palestinese, che nel suo statuto pone quale obiettivo la distruzione dello Stato di Israele, ha quindi concluso il proprio comunicato affermando che: «I sacrifici del nostro popolo non saranno vani e ci impegniamo a rimanere fedeli alla nostra causa e a non abbandonare mai i nostri diritti nazionali finché non saranno conseguite la libertà, l’indipendenza e l’autodeterminazione».
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