Il Cairo, 12 ottobre 2025 – Venerdì scorso l’agenzia di rating S&P Global ha elevato di un punto il rating dell’Egitto da «B-» a «B», motivando l’upgrading con il successo delle riforme varate negli ultimi diciotto mesi dal governo del Cairo, che hanno portato il Paese a una notevole ripresa della crescita del prodotto interno lordo (Pil) nell’anno fiscale in corso. In una propria nota, l’agenzia di rating rennde noto che «date le prospettive di crescita più solide del Pil, l’aumento delle entrate e il contestuale controllo della spesa, oltreché al perseguimento degli obiettivi di surplus primario indicati dal programma del Fondo monetario internazionale (Fmi), si prevede che il consolidamento fiscale proseguirà, seppure a un ritmo graduale». Il tasso di inflazione annuale in Egitto, rispetto al picco del 38% registrato nel settembre del 2023, è stato abbattuto, grazie anche al programma di salvataggio da otto miliardi di dollari erogati dal Fmi a partire dal marzo del 2024. Ad avviso degli analisti di S&P Global, in parallelo, l’impegno assunto dal cairo per la definizione di un tasso di cambio della lira egiziana determinato dal mercato (liberalizzazione del regime valutario) dovrebbe continuare a sostenere le prospettive di crescita del Pil egiziano e gli sforzi di consolidamento fiscale nel periodo 2025-28. Nel trimestre da aprile a giugno di quest’anno le entrate derivanti dal turismo sono aumentate del 20%, evidenziando una forte ripresa dalla condizione negativa causata a suo tempo dalla pandemia da Covid-19, mentre le rimesse dei cittadini egiziani emigrati all’estero, altra fonte importante di valuta estera, hanno sono aumentate del 36,5 per cento. S&P Global ha mantenuto l’outlook per l’Egitto «stabile».
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