Roma, 17 aprile 2025 – Quando ancora si attendevano le decisioni assunte dalla Banca centrale europea (Bce) riguardo ai tassi di interesse e a pochi giorni dalla pronuncia di S&P sul rating italiano, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i dati relativi all’ultima emissione di buoni poliennali del Tesoro a sette anni e trenta anni. La domanda complessiva ha superato i 103 miliardi di euro, dei quali più di 50 per il Btp settennale e 53 quello a scadenza trentennale (quest’ultimo indicizzato all’inflazione dell’area euro e con esclusione dei prodotti a base di tabacco), collocati principalmente presso investitori esteri. Il Btp a sette anni, con scadenza 15 luglio 2032, godimento 25 aprile 2025 e tasso annuo del 3,25%, verrà pagato in due cedole semestrali; l’importo emesso è stato pari a 8 miliardi di euro e il titolo è stato collocato a 99,974 corrispondente a un rendimento lordo annuo all’emissione pari al 3,281 per cento. Quello a trenta anni, con scadenza 15 maggio 2056, godimento 15 novembre 2024 e tasso annuo del 2,55%, anch’esso pagato in due cedole semestrali, ha un importo all’emissione di 3 miliardi di euro ed è stato collocato a 99,268, corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione pari al 2,601 per cento. Tra gli investitori esteri è risultata scarsa la partecipazione di quelli nordamericani, che hanno sottoscritto soltanto il 2,5% del titolo settennale e l’8% di quello trentennale.
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