DIFESA, spese per il riarmo. Roma, Connact Defence & Security: Istituzioni e aziende si confrontano

Roma, 15 aprile 2025 – «Siamo consapevoli che questa fase storica richiede un senso di responsabilità del nostro paese e, più in generale, dell’Europa rispetto alle politiche di sicurezza e difesa». Queste il commento espresso dal sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, intervenuto questa mattina a Connact Defence & Security, evento incentrato sulla ipotesi di Difesa comune europea e sui finanziamenti e l’integrazione industriale. La giornata di lavori è stata organizzata da Connact, la piattaforma che favorisce il confronto tra soggetti privati e istituzioni attraverso momenti di incontro e networking. Perego di Cremnago ha quindi proseguito: «È necessario rafforzare le nostre capacità in ottica di deterrenza ma anche in ottica di sviluppo tecnologico perché la difesa è anche questo. Il libro bianco della difesa e il piano Readiness 2030 vanno esattamente in questo senso; l’Europa deve lavorare affinché possa giocare un ruolo da protagonista nel contesto geopolitico in cui viviamo e agire come un attore capace di essere un provider di sicurezza e di risolvere crisi internazionali. Per farlo serve rafforzare la nostra difesa nazionale, ma anche in una dimensione europea, ad esempio, rafforzando le cooperazioni industriali e la competitività delle nostre aziende nonché la capacità di produrre sistemi nel minor tempo possibile. Servono risorse finanziarie, una visione comune e serve soprattutto che il nostro Paese, che già da anni è protagonista di un ammodernamento del sistema della difesa, continui a investire nella difesa e sicurezza. È un momento storico cruciale in cui dobbiamo difendere i nostri valori di democrazia, di libertà, di diritto internazionale e per farlo servono politiche di sicurezza e difesa coerenti, responsabili, di visione strategica e ambiziose».

Ha partecipato al dibattito anche Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, che sugli investimenti nel settore della difesa ha aggiunto: «È giusto investire di più, ma il punto è come si investe. Dobbiamo fare come per lo spazio, con una joint venture con le industrie. Senza bilancio comune europeo da cento miliardi che stimoli joint venture non riusciremo a rafforzare la nostra sicurezza. Continuare solo con ventisette bilanci separati sarebbe un grave errore». Nel panel dedicato al ruolo dell’industria, Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo SpA, ha sottolineato che «oggi si deve parlare di Sicurezza globale, uscendo dalla stretta accezione di Difesa. Come Leonardo stiamo rispondendo a questo nuovo paradigma, concentrando (da un lato) la nostra attività sulla realizzazione di nuove tecnologie multidominio interoperabili, attraverso l’avanzamento del processo di digitalizzazione e utilizzando l’intelligenza artificiale come tecnologia abilitante; dall’altro, sviluppando cooperazioni industriali, potenziando le alleanze in essere e sviluppandone di nuove».

Al dibattito ha preso parte anche Domitilla Benigni, CEO & COO Elettronica S.p.A., Chairman CY4GATE S.p.A. che ha aggiunto che «ELT Group per anni ha investito volontariamente in tecnologie di difesa elettronica e cyber con capacità oggi potenziate dall’AI. Questo ci permette di contribuire a colmare i gap capacitivi contenuti nel libro bianco della Difesa e a collaborare al raggiungimento dell’autonomia strategica per il nostro continente. Come industria chiediamo piani di lungo periodo per rendere le nostre aziende resilienti». Sul delicato quadro normativo è intervenuto Davide Cucino SVP, EU and NATO affairs in Fincantieri: «È fondamentale accelerare i processi decisionali e normativi a livello UE per affrontare con efficacia le nuove sfide globali. Le ultime iniziative dell’Unione europea vanno proprio in questa direzione, puntando a rafforzare un ecosistema industriale della difesa sempre più strategico e competitivo. Il nostro Gruppo è impegnato su questi e nuovi fronti, come ad esempio la protezione delle infrastrutture critiche subacquee, un tema ormai centrale nelle agende dell’Unione europea e della NATO. Nei prossimi mesi si discuterà, peraltro, il nuovo budget dell’Unione europea, che dovrebbe favorire ulteriori semplificazioni e investimenti per la sicurezza e difesa».

All’evento sono intervenuti anche: per la Commissione europea il Direttore François Arbault della DG DEFIS e la vicecapo di gabinetto del Commissario per la Difesa, Anne Fort; gli eurodeputati Paolo Borchia, Massimiliano Salini e Nicola Zingaretti; il rappresentante militare italiano presso la NATO e l’Unione europea, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin; il Direttore del Coordinamento programmi di armamento della Segreteria generale della Difesa/DNA, Generale di Divisione Domenico Ciotti; la Direttrice dell’Ufficio BEI in Italia, Milena Missori e il Direttore Investment Technology Strategy di CDP Equity, Luca D’Agnese; Marco Peronaci, rappresentante permanente dell’Italia presso la NATO; Lorenzo Cesa, Deputato, Presidente della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare NATO; Chairman CY4GATE S.p.A.; Hanno moderato l’evento Karolina Muti, IAI, Responsabile di ricerca nel programma “Difesa, sicurezza e spazio”, il direttore di Eunews Lorenzo Robustelli e il direttore di Gea, Green Economy Agency, Vittorio Oreggia.

I promotori: l’evento ha avuto luogo grazie alla collaborazione con il Parlamento europeo, con il patrocinio di Commissione europea, Ministero delle Imprese del Made in Italy, Agenzia Industrie Difesa, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospace, Regione Basilicata, Regione Lazio, Consiglio regionale delle Marche, Regione Toscana. Promosso da Fincantieri, Leonardo ed ELT Group. Si ringrazia Claren Tools srl, Acs Aeronautical Consulting And Solutions Srl, Astroflex Spa, Northrop Grumman Italia.

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