CRIMINALITÀ, misure di prevenzione. Roma, sequestrati beni per quattro milioni di euro a un imprenditore con vari precedenti

I militari del Comando provinciale di Roma della Guardia di Finanza hanno eseguito il sequestro di aziende, immobili, autovetture e rapporti finanziari, per un valore complessivo di quattro milioni di euro che si trovavano nella disponibilità di un imprenditore con precedenti penali e giudiziari.

Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione specializzata misure di prevenzione del Tribunale di Roma, su richiesta delle Procure della repubblica di Roma e Tivoli, che hanno operato attraverso un opportuno coordinamento investigativo nell’ambito dell’azione finalizzata a intervenire efficacemente sulla criminalità da profitto attraverso il sequestro dei patrimoni illecitamente acquisiti.

Le indagini condotte dagli delle Fiamme gialle del Gruppo di Tivoli hanno consentito di delineare il profilo criminale di A.D.V. (l’imprenditore trentaseienne oggetto del provvedimento), che nell’arco di quasi un ventennio è stato imputato e anche condannato di reati di riciclaggio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reiterate violazioni di natura penale e tributaria, che ne hanno comportato la qualificazione (allo stato) di persona «socialmente pericolosa», ai sensi del Codice antimafia.

Le indagini patrimoniali condotte nei confronti del soggetto e della sua compagna, nonché di vari prestanome a essi collegati, hanno fatto emergere un significativo patrimonio societario e immobiliare, ritenuto del tutto incongruente rispetto ai redditi dichiarati. Le intercettazioni telefoniche hanno poi confermato l’utilizzo dei proventi dell’attività di spaccio di sostanze per l’avvio di attività imprenditoriali di pregio.

Oggetto del provvedimento di sequestro sono: due immobili (tra i quali una villa con annessa piscina) e un terreno adiacente, ubicati nel comune di Guidonia Montecelio, intestati al proposto e alla moglie, compresi i beni di valore presenti all’interno;

la totalità delle quote sociali, nonché dei beni strumentali all’esercizio dell’impresa, compreso il relativo intero patrimonio, di quattro società, di cui una operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari ubicata a Monterotondo, le altre operanti nel settore turistico-alberghiero, aventi in gestione un hotel di lusso a Roma nelle vicinanze di piazza Navona, un lussuoso bed & breakfast, nonché un ristorante «stellato», entrambi nel quartiere romano dell’Aventino;

quote di una società operante nei settori del design di moda e industriale;

tre autoveicoli (Porsche Macan, Audi A6 e Smart fortwo) e due motoveicoli (Yamaha T-Max);

le somme disponibili su tutti i conti correnti delle società individuate, nonché quelle personali del proposto e della moglie.

Da oggi tutti i beni sequestrati sono gestiti dall’amministratore giudiziario sotto la direzione del Giudice delegato del Tribunale per le misure di prevenzione di Roma.

L’hotel nei pressi di Piazza Navona, i numerosi appartamenti adibiti a bed&brekfast e il ristorante ubicati all’Aventino proseguono la loro attività gestiti dall’amministratore giudiziario.

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