CRIMINALITÀ, mafia. Catania, sequestrato patrimonio nella disponibilità di un pregiudicato ritenuto appartenente a Cosa Nostra

Nell’ambito di articolate attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, i militari in forza al locale Comando provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale in materia antimafia emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, concernente il patrimonio del pluripregiudicato Emanuele Greco, ritenuto appartenente all’organizzazione mafiosa Cosa Nostra, per un valore complessivo di oltre quaranta milioni di euro, sottoposto a sequestro nel gennaio del 2019.

Le indagini patrimoniali, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, sono state effettuate dalle unità specializzate del GICO del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catania. Esse hanno riguardato tanto il profilo soggettivo, quanto le disponibilità economico-finanziarie del citato Greco, detto «Elio».

Sotto il profilo soggettivo egli è stato condannato in via definitiva per gravi reati, tra i quali sequestro di persona, estorsione, furto, porto e detenzione di armi;

tratto in arresto nel 2019 e rinviato a giudizio, nell’ambito del procedimento penale 17912/17, cioè la cosiddetta operazione «Ghost Trash», per aver fatto parte dell’associazione a delinquere di tipo mafioso denominata Cosa nostra e, in particolare, del clan Rinzivillo, operante a Ragusa e Caltanissetta.

Con riferimento al profilo patrimoniale, per mezzo delle investigazioni è stato accertato che, a fronte di minimi redditi dichiarati dal proposto e dal suo nucleo familiare, egli aveva costituito un patrimonio societario e immobiliare grazie ai proventi delle attività illecite di estorsione, rapina e riciclaggio, riuscendo inoltre, tramite l’appoggio delle famiglie mafiose gelesi riconducibili a Cosa Nostra, a imporsi nel mercato degli imballaggi di cartone.

Pertanto è stata disposta a suo carico la confisca di sette società e imprese individuali, tutte aventi sede in provincia di Ragusa e operanti nei settori dell’ortofrutta e del packaging; diciotto fabbricati, tra unità abitative e capannoni; sedici appezzamenti di terreno, anche questi situati, come i fabbricati, in provincia di Ragusa; un’autovettura e un motociclo, beni ammontanti a un valore complessivo di oltre quaranta milioni di euro.

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