CAMERUN, strage di bambini. La solidarietà del pontefice alle vittime di Kumba

A Kumba, città del Camerun sudorientale, almeno otto bambini sono morti e altri dodici sono stati feriti nel corso di un attacco a una scuola  compiuto nei giorni scorsi da un gruppo di uomini armati. A loro e alle loro famiglie si è rivolto il pontefice durante i saluti in lingua italiana nell’udienza generale che ha avuto luogo oggi in Vaticano.

“Mi unisco al dolore delle famiglie dei giovani studenti barbaramente uccisi a Kumba in Camerun – ha egli affermato -, provo grande sconcerto per un atto tanto crudele e insensato, che ha strappato alla vita i piccoli innocenti mentre seguivano lezioni a scuola”.

“Che Dio illumini i cuori perchè gesti simili non siano mai ripetuti e perchè queste regioni possano finalmente ritrovare la pace. Auspico che le armi tacciano e che possa essere grantita la sicurezza di tutti e il diritto di ciascun giovane all’educazione e al futuro. Esprimo alle famiglie e alla città di Kumba e a tutto il Camerun il mio affetto e il conforto che solo Dio può dare”, in questo modo Bergoglio ha concluso il suo appello.

“Il giorno più triste”, ha definito la strage in una nota riportata da La Croix Afrique il vescovo di Kumba, monsignor Agapitus Enuyehnyoh Nfon, “a causa di questo atto barbaro la gente di Kumba è in lacrime e tutta la diocesi è in lutto, i nostri cuori sono spezzati perché i nostri figli innocenti non ci sono più”, conclude il vescovo.

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