16 maggio 2025 – Meno di quarantotto ore dopo il sanguinoso attacco alla località di Djibo, lunedì scorso un nutrito gruppo di jihadisti armati ha preso di mira la città di Diapaga, capoluogo della provincia di Tapoa, nella regione orientale del Paese africano. Centinaia di affiliati al Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (GSIM), organizzazione legata ad al-Qaeda, hanno invaso la città uccidendo e provocando danni ingenti. Dapprima hanno attaccato l’accampamento militare e la stazione della gendarmeria, quindi si sono distribuiti nelle diverse zone della città dove hanno imperversato per diverse ore aprendo il fuoco, mentre la popolazione, terrorizzata, è rimasta nascosta nelle proprie case. Edifici pubblici e privati sono stati dati alle fiamme, presa d’assalto anche la prigione locale, dalla quale sono stati liberati numerosi detenuti che vi erano reclusi, alcuni dei quali in quanto ritenuti membri di gruppi armati. Non è stato noto il bilancio delle vittime. Questa nuova offensiva è stata effettuata in un contesto di crescente violenza. Domenica scorsa il GSIM avevano preso il controllo di Djibo, grande centro urbano del nord del Paese, uccidendo decine persone tra la popolazione civile e i militari burkinabé. I gruppi jihadisti continuano dunque a colpire in profondità in località finora rimaste relativamente escluse dalle violenze, aggravando ulteriormente il clima di insicurezza nel Burkina Faso.
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