Il Ministero degli Affari esteri di Madrid ha confermato ieri il sequestro di persona di un cittadino spagnolo nel sud dall’Algeria, precisando che «il governo sta lavorando attivamente per chiarire i fatti e fornire assistenza». Sebbene le prime informazioni provenienti dal Paese nordafricano indicassero in una donna la persona rapita, in seguito si è avuta invece conferma che si tratta di un uomo dell’età di sessanta anni, catturato probabilmente dai miliziani dello Stato islamico nel Grande Sahara (EIGS) nel sud del Paese e successivamente trasferito in Mali, dove verrebbe tenuto in ostaggio. Nell’ottobre 2011, gli operatori umanitari spagnoli Ainhoa Fernández ed Enric Gonyalons, assieme all’italiana Rosella Urru, vennero sequestrati da uomini armati nei campi profughi saharawi di Tindouf in Algeria, allora sotto il controllo del Fronte Polisario, anch’essi vennero condotti nel Mali, dove dopo 271 giorni di prigionia nel luglio del 2012 vennero poi rilasciati.
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