ALGERIA, elezioni presidenziali. La vittoria di Tebboune è data per scontata; in tanto nel sud 20.000 migranti sono stati respinti nel deserto

Conclusasi ieri la campagna elettorale per le elezioni presidenziali anticipate, si attende ora l’apertura dei seggi, che avrà luogo fra tre giorni, il 7 settembre. Buona parte degli osservatori delle vicende algerine parlano comunque ormai da tempo di «un copione già scritto», poiché la ricornferma del Presidente della Repubblica uscente, Abdelmajid Tebboune, viene data per scontata. Sostenuto dai militari, venne eletto al primo turno alle elezioni del dicembre 2019 con il 58,13% dei consensi, ma a fronte di una preoccupante bassa affluenza alle urne (l’astensionismo raggiunse il 60% degli aventi diritto al voto), Tebboune ha convocato nel marzo scorso elezioni presidenziali anticipate tre mesi prima della data naturale di svolgimento. Questa volta, a differenza del 2019, non vi sarà un boicottaggio da parte dell’opposizione, dunque il presidente uscente dovrà confrontarsi con i due candidati suoi avversari. È palmare la disaffezione riscontrabile nel Paese tra la popolazione e le autorità, un aspetto che potrebbe trovare conferma e accentuazione nel caso di un incremento del picco di astenssionismo, un sostanziale indice di scarsa legittimazione politica dell’establishment al potere nel Paese nordafricano.

Gli avversari di Tebboune (cioè quelli che la cui partecipazione in qualità di candidati è stata «convalidata» dalle autorità elettorali, tredici sono stati invece esclusi) sono Abdelali Hassani Cherif (leader del partito islamista Movimento della Società per la Pace, Msp) e Youcef Aouchiche (primo segretario del Fronte delle forze socialiste, Ffs, formazione politica di sinistra che rinviene particolare conseso nella Cabilia, regione atavicamente in contrasto con il potere centrale di Algeri. In un contesto di crisi economica e disoccupazione, con una difficile praticabilità degli spazi di azione politica da parte delle opposizioni, l’Algeria si accinge dunque a recarsi alle urne per eleggere il suo presidente. Si tratta del paese attualmente maggiore fornitore di gas naturale dell’Italia, oltreché potenziale sbocco delle rotte di migranti che dall’Africa saheliana tentano di raggiungere l’Europa.

Al riguardo, va rilevato che le autorità algerine e gli apparati di sicurezza dipendenti dal mese di gennaio 2024 hanno provveduto all’espulsione di 20.000 migranti africani, tra i quali donne e bambini, respinti o avviati verso il confinante Niger. Nei rapporti redatti e puublicati dalle organizzazioni non governative, quali Alarme Phone Sahara (APS), si riferisce anche del ricorso a metodi brutali che talvolta «conducono a conseguenze mortali». I migranti – riferisce il rapporto – vengono spesso arrestati nel corso di raid effettuati nelle città, anche all’interno delle loro abitazioni o sul posto di lavoro, ovvero ancora al confine con la Tunisia. Quindi vengono concentrati a Tamanrasset, nel sud desertico dell’Algeria, da dove vengono trasportati a bordo di autocarri nel Niger. I nigerini vengono portati ad Assamaka, il primo villaggio del Paese dopo la frontiera, dove vengono prelevati dalle autorità locali, mentre quelli provenienti da altri Stati africani vengono invece lasciati in una zona desertica al confine tra i due paesi, da dove sono costretti a percorrere quindici chilometri a piedi per raggiungere Assamaka.

«Dopo essere stati registrati dalla polizia nigerina ad Assamaka – prosegue il rapporto di APS -, vengono alloggiati in centri di transito gestiti dall’ONU e dall’Italia, per poi venire gradualmente trasferiti in altri centri, quali Arlit e Agadez, due grandi città del nord del Niger». Questa ong asserisce di avere raccolto numerose testimonianze relative ad abusi, violenze e confische delle proprietà dei migranti da parte delle forze di sicurezza algerine. Lo scorso mese di aprile le autorità militari nigerine di stanza a Niamey hanno convocato l’ambasciatore algerino per protestare contro la violenza praticata nel corso di queste operazioni di respingimento.

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