AGRICOLTURA, agriturismi. AIC: a Bergamo e nel resto d’Italia una vetrina di territorio e sostenibilità

Il sindaco di Bergamo, Elena Carnevali, è intervenuta al convegno dell’Associazione italiana coltivatori (AIC) “Agricoltura e Turismo: prospettive al 2030”.  «Turismo e agricoltura sono strettamente legati – ha ella dichiarato nell’occasione -, come dimostrano gli agriturismi che arricchiscono l’offerta turistica di Bergamo e dell’Italia. Questo settore, che vale 1,5 miliardi di euro, contribuisce alla sostenibilità e al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Il turista non cerca solo la città d’arte, ma cerca anche quello che ancora non ha sperimentato e gli agriturismi possono offrire proprio questo».

Alle parole del sindaco hanno fatto eco quelle di Carlo Bravo, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Lombardia: «L’agriturismo è un’opportunità unica per immergersi nella natura e allontanarsi dalla vita cittadina – ha dichiarato Bravo -, offrendo un’esperienza autentica e rigenerante. Quando vai nel bosco, in montagna vedi quello che ti può dare l’ambiente».

Ad avviso di Giovanni Malanchini, consigliere della Regione Lombardia che ha curato la legge regionale sugli agriturismi, anch’egli presente al convegno indetto dall’AIC, «la legge regionale contiene norme per garantire che negli agriturismi si servano solo prodotti locali e ci sia una chiara differenziazione con i ristoranti: ad esempio non si può vendere in Lombardia lo champagne ma solo vini di origine lombarda, i frutti di mare e i pesci di mare non possono essere proposti nei menù ma semaforo verde invece per tutte le collaborazioni che le produzioni di nicchia della nostra regione. Dobbiamo valorizzare il territorio».

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