6 settembre 2024 – Nel corso del vertice che ha avuto luogo ieri a Pechino e che ha visto la partecipazione di cinquanta leader africani, il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha annunciato un investimento triennale di oltre cinquanta miliardi di dollari a favore dei paesi africani. Esso ha lo scopo di rafforzare la cooperazione tra la seconda economia mondiale e il continente africano, in particolare nei settori delle infrastrutture e del commercio. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha accolto con favore l’iniziativa, affermando in seguito che questo sostegno «rappresenterebbe un grande vantaggio per l’Africa». Il Forum sulla Cooperazione Cina-Africa, che si concluderà venerdì prossimo, è il più grande vertice di natura diplomatica organizzato nella capitale sino popolare dall’inizio della pandemia di Covid-19. Il sostegno finanziario di Pechino, pari a di 50,7 miliardi di dollari, verrà erogato per metà sotto forma di crediti, ma Xi Jinping si è inoltre impegnato a fornire 141 milioni di dollari in sussidi militari, oltre ad addestrare seimila militari e mille poliziotti, oltreché altro personale delle forze di sicurezza dei Paesi africani beneficiari degli stanziamenti.
Al vertice, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso la convinzione che la cooperazione tra Cina e Africa «possa condurre a una rivoluzione delle energie rinnovabili», mentre dal canto suo il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha salutato il «pieno successo» del vertice nel corso di una conferenza stampa tenuta giovedì sera assieme ai suoi omologhi del Senegal, (Yassine Fall) e della Repubblica del Congo (Jean-Claude Gakosso).
I media ufficiali cinesi riferiscono come la Repubblica Popolare, principale partner commerciale dell’Africa, nella prima metà del 2024 abbia registrato scambi bilaterali pari a 167,8 miliardi di dollari, inviando nel continente africano numerosa manodopera, anche qualificata, e ottenendo un accesso privilegiato a risorse naturali quali rame, oro e litio. I prestiti concessi dalle banche pubbliche cinesi hanno finanziato la realizzazzione di molte infrastrutture necessarie alla crescita africana, contribuendo tuttavia a incrementare il debito dei paesi che le hanno poste in essere. Va in ogni caso registrata la flessione del volume complessivo dei prestiti erogati da Pechino agli Stati africani, diminuito di sei volte rispetto al picco raggiunto nel 2016, quando la cifra sfiorò i trenta miliardi di dollari.