ACQUA, stress idrici. Tunisia verso lo stato di emergenza

Ingegneri ed esperti riuniti ieri a un convegno sul tema dello stress idrico in Tunisia hanno invitato le autorità a decretare “lo stato di emergenza idrica” per affrontare la crisi che sta scuotendo i Paesi. Lo riferisce in un articolo il periodico specializzato “Africa e Affari” – https://www.africaeaffari.it/37893/tunisia-urge-una-soluzione-alla-penuria-dacqua -, che rende inoltre noto come il presidente dell’ordine degli ingegneri del Paese nordafricano, Kamel Sohnoun, abbia sottolineato che questo «appello convincente» giunga a seguito di uno studio condotto dal Consiglio delle scienze ingegneristiche, che ha dimostrato il livello di «stress» attualmente sul piano idrico in Tunisia, se non addirittura di «rarità», una situazione alla quale occorrerà trovare rimedi attraverso l’adozione di misure eccezionali al fine di garantire i diritti delle generazioni future. Lo studio è stato inviato la scorsa settimana alla presidenza della Repubblica, al governo e al ministero dell’agricoltura, nonché al Consiglio di sicurezza nazionale per conoscenza. Tra le proposte avanzate rientra quella relativa a una diversa governance idraulica, poiché quella attuale viene considerata troppo debole mentre, che ha portato a un comportamento non razionale ed economico riguardo ai consumi di acqua. Il medesimo studio indica anche che in Tunisia il 55% delle acque naturali sono disponibili sulla superficie terrestre, esse evaporano ma scorrono anche verso il mare. Lo stesso Sohnoun ha sottolinato l’importanza dell’informazione nel sostegno degli sforzi profusi nell’adozione di misure eccezionali e nella sensibilizzazione delle autorità, dell’opinione pubblica e dei decisori sul problema idrico e le derivanti soluzioni proposte.

Approfondimenti sul tema: https://www.africaeaffari.it/rivista/la-grande-sfida-dellacqua

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