A453 – ICT, IN TALIA UN MERCATO DA 35 MILIARDI DI EURO: TUTTAVIA PERMANGONO PROBLEMI DI NATURA REGOLATORIA. Ddl concorrenza, la legge e interoperabilità delle licenze software al centro del dibattito: se ne è discusso alla Camera dei Deputati il 14 giugno 2021, quando Cispe, Assintel e AssoRTD si sono confrontate sul tema relativo all’abuso di dipendenza economica dai fornitori e dai produttori di software. Il tema sollevato, sul quale si auspicava un chiarimento a livello europeo, attiene alle modalità che consentirebbero l’utilizzo di una posizione di forza sul mercato impedendo una libera ed equa scelta nella fornitura di servizi di infrastruttura cloud, attuando meccanismi di «lock-in» nei propri ecosistemi favorendo così, di fatto, la propria offerta di infrastruttura rispetto alla concorrenza. Nello scorso marzo, Cispe, Assintel e AssoRTD, congiuntamente a Codacons e Cio Aica Forum, avevano già fatto pervenire una lettera al ministro Vittorio Colao nella quale si evidenziavano le problematiche legate ad alcune pratiche poste in essere da fornitori e produttori  di software. Il tema sollevato, sul quale si auspicava un chiarimento a livello europeo, attiene alle modalità che consentirebbero l’utilizzo di una posizione di forza sul mercato impedendo una libera ed equa scelta nella fornitura di servizi di infrastruttura cloud, attuando meccanismi di lock-in nei propri ecosistemi favorendo così, di fatto, la propria offerta di infrastruttura cloud rispetto alla concorrenza. Hanno preso parte al dibattito FRANCISCO MINGORANCE (Cispe, responsabile dell’associazione di categoria dei fornitori di servizi cloud), PAOLA GENERALI (presidente di Assintel, associazione nazionale imprese ICT), FRANCESCO ANDRIANI (presidente di AssoRTD, associazione dei responsabili per la transizione al digitale), FEDERICO MOLLICONE (responsabile del dipartimento innovazione di Fratelli d’Italia), LUCA CARABETTA (coordinatore innovazione del Movimento 5 stelle) e PIERO DE LUCA (vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico).

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A453 – ICT, IN TALIA UN MERCATO DA 35 MILIARDI DI EURO: TUTTAVIA PERMANGONO PROBLEMI DI NATURA REGOLATORIA. Ddl concorrenza, la legge e interoperabilità delle licenze software al centro del dibattito: se ne è discusso alla Camera dei Deputati il 14 giugno 2021, quando Cispe, Assintel e AssoRTD si sono confrontate sul tema relativo all’abuso di dipendenza economica dai fornitori e dai produttori di software.

Il tema sollevato, sul quale si auspicava un chiarimento a livello europeo, attiene alle modalità che consentirebbero l’utilizzo di una posizione di forza sul mercato impedendo una libera ed equa scelta nella fornitura di servizi di infrastruttura cloud, attuando meccanismi di «lock-in» nei propri ecosistemi favorendo così, di fatto, la propria offerta di infrastruttura rispetto alla concorrenza. Nello scorso marzo, Cispe, Assintel e AssoRTD, congiuntamente a Codacons e Cio Aica Forum, avevano già fatto pervenire una lettera al ministro Vittorio Colao nella quale si evidenziavano le problematiche legate ad alcune pratiche poste in essere da fornitori e produttori  di software. Il tema sollevato, sul quale si auspicava un chiarimento a livello europeo, attiene alle modalità che consentirebbero l’utilizzo di una posizione di forza sul mercato impedendo una libera ed equa scelta nella fornitura di servizi di infrastruttura cloud, attuando meccanismi di lock-in nei propri ecosistemi favorendo così, di fatto, la propria offerta di infrastruttura cloud rispetto alla concorrenza.

Hanno preso parte al dibattito FRANCISCO MINGORANCE (Cispe, responsabile dell’associazione di categoria dei fornitori di servizi cloud), PAOLA GENERALI (presidente di Assintel, associazione nazionale imprese ICT), FRANCESCO ANDRIANI (presidente di AssoRTD, associazione dei responsabili per la transizione al digitale), FEDERICO MOLLICONE (responsabile del dipartimento innovazione di Fratelli d’Italia), LUCA CARABETTA (coordinatore innovazione del Movimento 5 stelle) e PIERO DE LUCA (vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico).