A234 – CORONAVIRUS, MINORENNI FIGLI DI COPPIE SEPARATE: la disparità di trattamento di alcune categorie di genitori derivante dalla non contemplazione delle loro specifiche figure nel quadro delle disposizioni emergenziali recentemente varate dal Governo; a insidertrend.it sull’argomento interviene il professor FRANCESCO D’AURIA, presidente della onlus “Minori in Primo Piano”, da anni attivo nel Terzo settore per la tutela dei minori.

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A234 – CORONAVIRUS, MINORENNI FIGLI DI COPPIE SEPARATE: la disparità di trattamento di alcune categorie di genitori derivante dalla non contemplazione delle loro specifiche figure nel quadro delle disposizioni emergenziali recentemente varate dal Governo; a insidertrend.it sull’argomento interviene il professor FRANCESCO D’AURIA, presidente della onlus “Minori in Primo Piano”, da anni attivo nel Terzo settore per la tutela dei minori.

Gli effetti sui genitori «fuori tutela» della jungla normativa scaturita dalla sedimentazione dei Decreti varati in questi ultimi quindici giorni: una scrittura privata redatta dai due componenti la coppia separata che – data l’attuale critica situazione – nessun Tribunale dello Stato è praticamente in grado di certificare, fa sì che qualcuno sia autorizzato (ma altri invece no) a uscire dalla propria abitazione per raggiungere quella dell’ex coniuge (o convivente more uxorio) al fine di raggiungere i propri figli minorenni per incontrarli.

Infatti, in alcuni specifici casi ad alcune categorie di persone non viene riconosciuta la «causa di necessità» necessaria a giustificare i loro spostamenti.

Chi era già divorziato possiede una sentenza che lo certifica e dunque può muoversi per andare a trovare i propri figli; chi invece si era appena separato, e al momento dell’entrata in vigore dei decreti restrittivi del Governo Conte 2 non aveva visto ancora perfezionata la relativa procedura, si trova oggi «senza un pezzo di carta in mano» da esibire assieme all’autocertificazione alle Forze dell’Ordine qualora venga fermato per un controllo a un posto di blocco.

Medesima, se non addirittura più deteriore, condizione è quella nella quale versano i genitori di coppie di fatto che non sono affidatari dei propri figli naturali.

Un vacuum normativo frutto di una svista, al quale è auspicabile che l’Esecutivo provveda nel senso della considerazione e dell’inclusione anche di questi sfortunati genitori, soprattutto nell’interesse dell’equilibrio psicologico dei figli minorenni, soprattutto alla luce delle non rosee prospettive riguardo all’uscita dal tunnel della pandemia.