ECONOMIA, globalizzazione e mercati. Cina Popolare

Il quesito di fondo posto nel corso dell’approfondimento televisivo de “Le interviste di qualità” da Giuseppe Castellini al professor Pompeo Della Posta verte su quanto si dovrebbe davvero temere la Cina Popolare in termini economici e strategici e quanto invece su questo stesso terreno andrebbe aggredita. Al riguardo il docente universitario, che attualmente insegna in Cina, delinea un quadro di estremo interesse e per molti versi inedito della superpotenza economica e militare asiatica, analizzandone l’attuale situazione e puntualizzando riguardo a molti punti (su alcuni dei quali egli ritiene si sia pervenuto al loro riguardo a conclusioni errate) che caratterizzano la narrazione che si fa in Occidente della Repubblica popolare cinese

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Perugia, 16 ottobre 2025 – Nel corso di una delle ultime trasmissioni de “Le Interviste di Qualità”, curate da Giuseppe Castellini, il giornalista e conduttore ha affrontato il tema assieme al professor Pompeo Della Posta. Questi è un’economista, già docente presso l’Università di Pisa e attualmente titolare di una cattedra nella Repubblica popolare cinese alla The Belt and Road School of Beijing Normal University Zhuhai.

PERICOLO GIALLO?

Il quesito di fondo dell’approfondimento verte dunque su quanto si dovrebbe davvero temere la Cina Popolare in termini economici e strategici e quanto invece su questo stesso terreno andrebbe aggredita. Al riguardo Della Posta delinea un quadro di estremo interesse e per molti versi inedito della superpotenza economica e militare asiatica, analizzandone l’attuale situazione e puntualizzando riguardo a molti punti (su alcuni dei quali egli ritiene si sia pervenuto al loro riguardo a conclusioni errate) che caratterizzano la narrazione che si fa in Occidente della Repubblica popolare cinese.

LUCI E OMBRE DEL GIGANTE ECONOMICO ASIATICO

Esordisce il professor Della Posta: «Il prodotto interno lordo pro capite della Repubblica popolare cinese nel 1978, cioè prima del suo grande sviluppo economico, era pari a un terzo di quello dei paesi dell’Africa sub-sahariana. Oggi toccchiamo con mano il gigantesco progresso in termini economici della Cina. Uno Stato che ha sussidiato l’industria, in particolare quella automobilistica, che ha condotto al proliferare delle industrie dell’auto elettrica, con una supremazia tecnologica nel mondo». Nell’intervista di Giuseppe Castellini affrontati anche i temi della crisi  e i rischi di “bolle”, come quella immobiliare.

vedi il video integrale dell’intervista: https://www.youtube.com/watch?v=3rV3TE0aQWE

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