ECONOMIA, territorio e imprese. Padova: un distretto dell’innovazione al «kilometro blu»

Ora si apre la fase degli investimenti internazionali. Advisor strategico è il Gruppo Plusvalue, che ha ricevuto mandato dalla Camera di Commercio patavina per supportare lo sviluppo del modello futuro dell’area del quartiere fieristico e dell’asse che collega la stazione ferroviaria con la zona orientale della città

Padova, 10 ottobre 2025 – Ricercare investitori nazionali e internazionali per disegnare il futuro sviluppo di un distretto dell’innovazione nell’area del cosiddetto kilometro blu, cioè l’asse che si estende dalla stazione ferroviaria della città veneta all’area di Padova Est, e individuare un modello di governance, è questo il mandato conferito dalla Camera di Commercio di Padova all’advisor strategico PlusValue, un incarico che ha una durata di dodici mesi.

SVILUPPARE IL «KILOMETRO BLU»

Il Gruppo, tra i leader nel settore della progettazione e della realizzazione di distretti dell’innovazione, è attualmente impgenato in numerosi progetti nel mondo, tra i quali quello della rigenerazione urbana dell’area dell’Expo 2015 di Milano con la nascita del Milano Innovation District (MIND) e il progetto europeo Horizon Urban Flow, che interessa sei città europee e viene sviluppato attraverso il ricorso a strumenti digitali avanzati e governance partecipativa allo scopo di ridurre le emissioni e migliorare l’accessibilità e la qualità della vita. Perno del progetto relativo all’area del kilometro blu, nella quale si registra un’alta concentrazione di imprese innovative del settore IT, è il quartiere fieristico di Padova, che già ospita il Padova Congress, la sede dello Smact Competence Center e il nuovo hub della Facoltà di ingegneria dell’Università di Padova. Un’area sulla quale sorgeranno anche il nuovo hotel e il data center progettato grazie alla collaborazione fra Camera di Commercio, Regione Veneto e Infocamere. Al riguardo, va inoltre ricordato come nell’asse dell’innovazione insistano anche altre realtà quali Galileo Visionary District, ESA Business Incubation Centre, iNEST, l’Area territoriale di Ricerca di Padova del CNR, il Consorzio RFX e l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione oltre alla nuova sede della Scuola Italiana Design.

L’INTERVENTO DI PLUSVALUE

L’intervento di PlusValue prenderà avvio attraverso un’analisi del contesto, degli asset e degli stakeholder (Istituzioni, associazioni di categoria e altri) che verranno auditi al fine di una raccolta delle loro visioni riguardo al futuro dell’area, con una prospettiva al quartiere fieristico e, nel complesso, all’intero asse del kilometro blu. In seguito avrà luogo un’attività di benchmarking finalizzata a trarre spunti utili dalle migliori esperienze maturate a livello internazionale e, quindi, si passerà all’analisi di impatto. A quel punto verrà definito un nuovo modello di governance, con l’individuazione di un soggetto in grado di gestire lo sviluppo del distretto superando l’attuale frammentazione di attori in campo nei diversi progetti, fase propedeutica alla definizione di una road map e all’identificazione di un portafoglio di potenziali partner e investitori. Nel progetto viene prevista anche l’esplorazione della possibilità di intercettare i fondi Horizon attraverso una iniziativa di respiro europeo.

UN PROGETTO SFIDANTE E AMBIZIOSO

«Il percorso che abbiamo definito con il piano condiviso con le categorie economiche Padova 2030, ma anche con il lancio del progetto DIVE – Driving Innovation for Veneto Economy – afferma Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova – è sfidante e ambizioso, perché punta a fare di Padova un territorio sempre più attrattivo, connesso alle reti europee, puntando anche sulle potenzialità dell’area del kilometro blu, che presenta caratteristiche uniche. Una proposta di sistema in grado di posizionare Padova come nodo strategico tra i poli dell’innovazione regionali e transfrontalieri, tenendo insieme asset esistenti e rafforzando le relazioni istituzionali con altri ecosistemi di riferimento a livello nazionale e internazionale. Una sfida che passa attraverso la capacità di attrarre investimenti che vanno oltre quelli che il nostro tessuto economico può mettere in campo. La scelta, condivisa con il Comune di Padova e con Università di Padova, di aprirci a un orizzonte più ampio e affidarci a un player di primo piano, con una consolidata esperienza internazionale per poter gestire una partita così importante e complessa, nasce proprio con questo obiettivo».

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