MOBILITÀ, condivisione. A Roma la IX Conferenza nazionale sulla sharing mobility

Il fenomeno ha ormai dieci anni e oggi cresce la domanda, però cala la disponibilità di servizi. Alla micro mobilità corrisponde il 90% del totale dei noleggi; da questo punto di vista Bologna, Firenze e Roma sono le città italiane che crescono di più, tuttavia, in assenza di un ulteriore sviluppo della mobilità condivisa non sarà possibile ridurre il numero di autoveicoli circolanti nei centri urbani. Se ne è discusso approfonditamente il 6 ottobre 2025 nella capitale italiana presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio nel corso di un evento, al quale, tra gli altri, hanno preso parte anche il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè. Gli interventi della prima parte del workshop sono di seguito disponibili nella registrazione audio insidertrend.it (A749-06OTT25)

Roma, 6 ottobre 2025 – Oltre cinquanta milioni sono stati i noleggi nel 2024, e se ne prevedono sessanta milioni nell’anno in corso, ma il numero degli operatori del settore è diminuito del 24% in tre anni; in compenso vola il bikesharing (+26% dal 2022), mentre il 95% della flotta è a zero emissioni. Va tuttavia registrato che  soltanto in cinque grandi centri urbani (Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino) vengono resi disponibili tutti i servizi di sharing, mentre sedici città italiana son ostate cancellate dalla mappa della mobilità condivisa e permane ancora elevato il tasso di motorizzazione privata nel Paese, con 701 autovetture ogni mille abitanti.

LA SHARING MOBILITY IN ITALIA IN CIFRE

La sharing mobility è ormai radicata nelle abitudini degli italiani. Cresce infatti la domanda, con più di cinquanta milioni di noleggi nel 2024 e sessanta milioni stimati per l’anno in corso, uno per ogni cittadino di questo paese, mentre la flotta è per il 95% a zero emissioni. Prosegue invece il calo dell’offerta: meno veicoli, meno servizi e meno operatori. Nel 2024, rispetto a due anni prima, i veicoli in sharing erano 96.000, registrando una flessione pari al 15%; il numero complessivo dei servizi è di 170 (-26%) e gli operatori sono scesi in tre anni a trentacinque (-24%). L’offerta si è andata concentrando sempre più nelle grandi città, che sono mercati maggiormente redditizi e favorevoli. Roma e Milano in primo luogo, con 13,2 e 12,6 milioni di noleggi, sono città che hanno generato assieme oltre il 50% del totale nazionale. Sedici capoluoghi di provincia (una cifra non irrilevante), soprattutto di medie-piccole dimensioni come Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato, hanno invece perso servizi di sharing. Tendenze che evidenziano la necessità di nuove iniziative, quali l’integrazione col trasporto pubblico, la concessione di incentivi economici alla domanda e il sostegno dell’offerta.

Roberto Gualtieri (sindaco di Roma Capitale)

 

 

NUOVI MODELLI DI REGOLAZIONE

In assenza di nuovi modelli di regolazione e sostegno della mobilità condivisa – essi aggiungono – aumenterà inesorabilmente il ricorso all’automobile privata, vettore che nel 2024 ha superato i quaranta milioni di veicoli circolanti, 701 ogni mille abitanti. Numeri e tendenze del fenomeno in ambito nazionale vengono resi noti all’interno del IX Rapporto nazionale sulla sharing mobility, presentato in concomitanza con la Conferenza nazionale della sharing mobility, organizzata dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e da quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltreché dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Un evento che da un decennio mantiene sotto osservazione tutto ciò che si muove attorno alla mobilità condivisa, fenomeno che oggi interessa tredici milioni di italiani.

LE CITTÀ DELLA MOBILITÀ CONDIVISA

Quest’anno l’Osservatorio ha elaborato per la prima volta lo Sharing Mobility Index, strumento concepito allo scopo di valutare le performance di sharing mobility nelle città italiane che tiene conto di quattro sostanziali indicatori: varietà dei servizi disponibili (car, bike, scooter, monopattini), numero di veicoli per abitante, numero di noleggi per abitante e tasso di rotazione giornaliero dei veicoli. Dai dati elaborati emerge dunque che le uniche città che offrono contemporaneamente tutti e quattro i servizi di sharing sono Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino. La Capitale è la prima per numero di noleggi totali (13,2 milioni nel 2024), mentre Bologna e Firenze sono quelle cresciute di più nel 2024 rispetto al 2023, con la Città felsinea con più noleggi per abitante, un dato significativo poiché non vi sono presenti i monopattini. Milano è la città con più veicoli a disposizione per abitante e Brescia presenta il migliore tasso di rotazione dei veicoli.

CARSHARING IN DIFFICOLTÀ; MA CRESCE L’ELETTRICO

Il carsharing è stato il primo servizio di sharing mobility a venire fornito in Italia. Oggi il comparto è quello che si trova maggiormente in difficoltà, poiché risultano in calo le città da esso servite e i noleggi, complice anche la micromobilità in aumento per gli spostamenti brevi nei centri urbani, oltreché a causa degli eccessivi oneri che gravano sugli operatori. Quest’anno è in atto una corposa riduzione del numero dei veicoli in servizio di Enjoy, storico operatore di car sharing. I servizi nel 2024 erano quarantadue, uno in meno rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2024 le flotte di auto sono aumentate del 9%, tuttavia nei primi mesi del 2025 è stato registrato un drastico calo, pari al 17 per cento. Dal 2024 sempre più ecologica la flotta, con tremila i veicoli elettrici, pari a un più 18% rispetto al 2023, mentre nel loro complesso, le auto ibride nel 2024 hanno costituito una quota del 38%, superando così l’elettrico (34,8%). Milano (3.293) e Roma (2.158) dispongono del maggior numero di auto free floating, invece Torino (250), Roma (200), Palermo (109) per quanto concerne la flotta station based. In termini di chilometri percorsi, il carsharing conferma nel 2024 una quota del 45%, equivalente in pratica a quella totale della micromobilità.

BENE IL BIKESHARING

Prosegue poi la crescita dei noleggi nel bikesharing free-floating, che ha raggiunto un picco di 12,2 milioni, un valore di oltre il 162% superiore a quanto registrato nel 2021 e del 26% più alto rispetto al 2022. Esso costituisce complessivamente il 32% del totale dei noleggi e i chilometri percorsi sono stati venticinque milioni. Il numero delle biciclette elettriche ha conosciuto un incremento  del 18% rispetto al 2023, con oltre 4.500 unità in più. In questo caso la prima città è risultata essere Milano (oltre diecimila), seguita da Roma (settemila) e Bologna (quasi tremila).

MONOPATTINI IN SHARING: RIDUZIONE DEL NUMERO DI SERVIZI

Se nel biennio 2020-22 i monopattini in sharing hanno propulso il moto del vehicle sharing, dal 2023 in poi i noleggi si sono però andati stabilizzando appena sotto i venticinque milioni, comunque, le stime elaborate per l’anno in corso indicano una possibile ripresa (+27%). I servizi di monopattini hanno registrato un calo rilevante: dai 99 attivi nel 2022 si è passati a 68 nel 2024 e a 62 nei primi mesi del 2025, una flessione le cui cause vengono attribuite a un riposizionamento degli operatori in diverse città e all’uscita dal mercato di alcuni player. Diminuisce anche il numero di città capoluogo di provincia nelle quali è attivo un servizio di monopattino in sharing: tra il 2022 e il 2024 sono calate nel numero di quindici. La flotta (42.000 veicoli) , cresciuta nel 2024 di duemila unità, è previsto che cali del 6% nel 2025. Le città con più monopattini in sharing sono Roma (13.500), Milano (6000) Torino (4.000) e Palermo (2.280).

SCOOTER SHARING: SI CONTRAE LA DOMANDA

Nel 2024 l’offerta di servizi di scooter sharing, dopo essersi dimezzata tra 2022 e 2024, cresce di tre unità rispetto al 2023 e resta stabile anche a inizio 2025. La domanda mostra segnali di contrazione: dopo il picco del 2023, i noleggi si riducono del 23% nel 2024. La flessione è imputabile in larga parte a Milano, dove la chiusura di un operatore ha fatto perdere un milione di noleggi. Le città servite sono attualmente nove; lo scorso anno le flotte più fornite erano a Milano con 1.836 scooter (ma più di un migliaio in meno rispetto al 2023), Roma (1.556), Torino (349) e Bari (150).

DIMINUISCONO GLI INCIDENTI DELLA MICROMOBILITÀ

Pochi incidenti e per fortuna anche in diminuzione, in media, un incidente ogni 300.000 chilometri percorsi. Nel 2024 calo del 7% per i monopattini, del 54% per gli scooter e del 67% per le biciclette. Il monopattino conferma un dato in linea con lo scooter, con valori rispettivamente pari a 0,6 e 0,4 incidenti ogni 100.000 chilometri. Nel complesso, il calo generalizzato evidenzia un miglioramento significativo del livello di sicurezza.

CAR POOLING AZIENDALE IN CRESCITA MA ANCORA NON DECOLLA:

Nel 2024 i viaggi in carpooling aziendale hanno raggiunto 388.000 unità, con la previsione, basata sui dati del primo semestre, di un ulteriore incremento del 40% nel 2025. Si è tuttavia ancora lontani dalle cifre registrate in Francia, dove il carpooling aziendale ha raggiunto una scala nettamente superiore grazie a un quadro normativo chiaro e a politiche di incentivo strutturate, portando a 12,8 milioni i viaggi.

DIMENSIONE ECONOMICA

Lo scorso anno il fatturato complessivo del comparto vehicle sharing si è attestato su una cifra di poco superiore ai duecento milioni di euro, registrando un incremento pari al 2% rispetto all’anno precedente, tuttavia inferiore alla crescita dell’11% che ha avuto luogo tra il 2022 e il 2023. I principali driver di questo sviluppo permangono i monopattini in sharing e il carsharing free-floating, che incidono rispettivamente per il 36% e il 31% sul totale.

COSA SUCCEDE ALL’ESTERO: A PARIGI IL BIKESHARING È AL TOP

In Italia il numero massimo di veicoli condivisi è stato raggiunto nel 2022, mentre in Europa il picco si è avuto nel 2023. Sul fronte dei noleggi, invece, il trend continentale permane in crescita e nel 2024 ha stabilito il record di 617 milioni. A sostenerlo sono le bici, sia free-floating (+27%) sia station-based (+9%), mentre monopattini e scooter registrano valori negativi. Per quanto concerne le tipologie, in Germania emerge il carsharing, mentre nelle città spagnole e francesi la mobilità condivisa ruota soprattutto intorno alla bici station-based, frutto di politiche amministrative precise ed orientate alla ciclabilità. Il solo servizio di bikesharing station-based di Parigi totalizza quasi quanto l’intero numero di noleggi della sharing mobility italiana. Anche sul fronte carsharing, le città tedesche come Berlino e Amburgo presentano volumi comparabili con l’intero mercato italiano.

CONFERENZA NAZIONALE SULLA SHARING MOBILITY 2025

L’edizione del 2025 è stata organizzata in collaborazione con IBE Intermobility and Bus Expo e Green City Network e con la Main Partnership di Rfi (Rete ferroviaria italiana), Trenitalia, Nordcom, Lime e grazia alla partnership di Zucchetti, Weelo, Corrente TPER Spa, Nativa e New Vision Italia. L’evento è patrocinato da Agens, AN. BTI Confcommercio, Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA), ANIASA Confindustria, Assosharing,  Associazione Trasporti (ASSTRA),  Cassa depositi e prestiti (Cdp), Commissione europea, Muoversì, Roma Servizi per la Mobilità e UNRAE.

A749 – MOBILITÀ, SHARING: IL FENOMENO HA DIECI ANNI; OGGI CRESCE LA DOMANDA, PERÒ CALA LA DISPONIBILITÀ DI SERVIZI. Alla micro mobilità corrisponde il 90% del totale dei noleggi; da questo punto di vista Bologna, Firenze e Roma sono le città italiane che crescono di più, tuttavia, in assenza di un ulteriore sviluppo della mobilità condivisa non sarà possibile ridurre il numero di autoveicoli circolanti nei centri urbani.
Se ne è discusso approfonditamente il 6 ottobre 2025 nella capitale italiana presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio nel corso di un evento, al quale, tra gli altri, hanno preso parte anche il sindaco ROBERTO GUALTIERI e l’assessore alla Mobilità EUGENIO PATANÈ. Gli interventi della prima parte del workshop sono di seguito disponibili nella registrazione audio insidertrend.it.
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