Genova, 5 ottobre 2025 – La protesta rinviene in prima fila Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova, ma anche Ilaria Natoli, presidente del Civ di via XX Settembre, che al riguardo ha dichiarato: «Questa amministrazione sembra aver dimenticato che i commercianti sono i veri protagonisti dell’economia locale. Ancora una volta, si decide senza ascoltare, senza discutere, senza conoscere le esigenze e le difficoltà di chi lavora ogni giorno per far funzionare la città. La nostra categoria è stanca di essere ignorata. Abbiamo già dovuto lottare contro le Ztl e altre misure restrittive: non accetteremo che si continui a trattare i commercianti come cittadini di serie B».
LA CRITICA ALLA DECISIONE DEL COMUNE DI GENOVA
«Inoltre – sottolinea Cavo -, vorremmo ricordare che la precedente consiliatura aveva approvato una delibera per la realizzazione di sette nuovi parcheggi, che purtroppo è rimasta lettera morta. Chiediamo che venga dato seguito a questo impegno, anziché introdurre nuove misure che penalizzano ulteriormente i commercianti». Dal canto suo, Manuela Carena (presidente Civ Colombo Galata) intende precisare che «l’idea di Piazza Colombo chiusa al traffico, sgombera di auto una domenica al mese e animata da eventi organizzati dal Comune, non dispiace affatto, ma parlare di “sperimentazione” basandosi su una chiusura domenicale al mese per poi, se desse risultati accettabili, pensare di poterla applicare a tutta la settimana lavorativa, è davvero pericoloso».
DOMENICHE PEDONALI: CONFCOMMERCIO CHIEDE UN CONFRONTO
«Se l’attuale amministrazione e gli assessori preposti avessero interpellato i Civ interessati e la Confcommercio che li rappresenta – prosegue il presidente di Confcommercio Genova -, avremmo spiegato loro che il piccolo commercio di vicinato di qualità non si aiuta con le chiusure al traffico, specialmente in zone così nevralgiche come Piazza Colombo, ma creando prima servizi compensativi come parcheggi e un trasporto pubblico davvero efficiente. Decidere anche solo per una domenica al mese senza interpellarci è calare dall’alto una decisione: ma perché, invece di continuare con questo modus operandi che non fa bene alla città e crea solo tensioni inutili, non si lavora in sinergia con le forze positive della città per il bene comune? Confcommercio Genova chiede quindi un incontro urgente con gli amministratori comunali per esprimere la propria indignazione e chiedere un cambio di passo nella gestione della città».



