AMBIENTE, infrastrutture. Roma, termovalorizzatore di Santa Palomba: burocrazia e contenziosi

Il comitato «Daje!», sodalizio favorevole alla realizzazione dell’impianto che, secondo il progetto, dovrà venire realizzato ai confini del territorio comunale della Capitale, ha recentemente fornito un aggiornamento relativo al procedimento autorizzativo dell’opera che - i membri del comitato affermano - «risolverà la gestione dei rifiuti non riciclabili e degli scarti delle raccolte differenziate a Roma, avvicinando il Lazio all’autosufficienza nella gestione dei rifiuti non riciclabili e, sulla base dell’analisi effettuata da Utilitalia, dimezzando il fabbisogno impiantistico di recupero energetico del Centro Italia»

Roma, 30 settembre 2025 – Secondo le stime della federazione che riunisce aziende che operano nei servizi ambientali, appunto Utilitalia, riprese dal comitato Roma Daje! nel suo comunicato stampa, «si risparmieranno 24.000 viaggi di camion per il trasporto di rifiuti nel Nord Italia e all’estero e si taglieranno 8.000 tonnellate di emissioni di CO₂ equivalente, soddisfacendo così il fabbisogno energetico di 200.000 famiglie».

IL CONCESSIONARIO E LA DOCUMENTAZIONE

In linea con le tempistiche previste dal Provvedimento autorizzativo unico regionale (PAUR) nell’ambito dei poteri della struttura commissariale, è terminata la fase di richiesta di integrazioni documentali riscontrate nei tempi da RenewRome Srl, concessionario incaricato della realizzazione dell’impianto. Pubblicato, inoltre, l’avviso pubblico, con i soggetti interessati che hanno trenta giorni di tempo per produrre le proprie osservazioni alle quali la RenewRome Srl dovrà rispondere nei successivi quindici giorni. Nel frattempo, sono stati avviati i lavori di bonifica nell’area designata a ospitare il termovalorizzatore.

PROCEDIMENTI E COMPETENZE

Al Comune di Albano, che aveva richiesto l’attivazione di un’inchiesta pubblica, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, ha illustrato come il procedimento non solo sia a discrezione dell’Autorità procedente, ma si applichi ai soli progetti di competenza statale, laddove questo del termovalorizzatore è invece di competenza regionale. Infatti in virtù del decreto che conferisce, fino al 31 dicembre 2026, al Sindaco Gualtieri i poteri commissariali da esercitare in ambito, tra gli altri, di rifiuti di norma attribuiti alle Regioni, la richiesta non è stata accolta.

L’INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI

Chiuso questo fronte, si è aperto quello dell’indagine svolta dalla Corte dei conti sulla regolarità delle nomine di due dirigenti nominati, persone coinvolte nel procedimento amministrativo autorizzativo a seguito dell’esposto presentato dall’associazione Salute Ambiente Albano, che contesta la congruità dei loro profili professionali. «In questa gimkana di istanze, contestazioni, esposti più o meno inconsistenti, sulla sua aggiudicazione e sui procedimenti burocratici presentati dagli oppositori all’impianto – dichiarano al Comitato Roma Daje! -, ci auguriamo decisioni rapide della magistratura, ricordando peraltro che i precedenti contenziosi derivanti dai requisiti tecnici e dall’impatto ambientale del termovalorizzatore si sono tutti conclusi a favore del progetto».

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