Roma, 29 settembre 2025 – «Grazie alla visione reale, il Marocco ha fatto della transizione energetica una scelta strategica», questa l’incipit dell’intervento dell’ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Youssef Balla, che ha avuto luogo ieri in occasione della tavola rotonda organizzata a Olbia nel quadro della manifestazione FestMed, il cui tema della discussione è stato “Sfide e interessi comuni nel Mediterraneo: energia, turismo e connettività”.
MEDITERRANEO SPAZIO COMUNE
Il diplomatico nordafricano ha inoltre sottolineato il ruolo centrale che svolge il suo paese «nella contribuzione alla trasformazione del Mediterraneo in uno spazio di opportunità, innovazione e prosperità condivisa». Egli ha ricordato «i grandi progetti strutturanti realizzati dal Marocco, tra i più importanti al mondo a livello nazionale e regionale», come il complesso solare Noor e i parchi eolici di Tarfaya e Tangeri, precisando che oggi il 42% del mix energetico del Regno nordafricano è green, a fronte di un obiettivo fissato da Rabat al 52% entro il 2030. Il diplomatico ha altresì evidenziato le ambizioni marocchine nutrite nel settore dell’idrogeno verde, concretizzabili attraverso la road map che prevede la generazione di 14 TWh entro il 2030 e l’avvio dello sviluppo di sei grandi progetti per un valore complessivo di 30 miliardi di euro.

Youssef Balla
UN «FORNITORE NATURALE» PER L’EUROPA
L’ambasciatore Youssef Balla ha quindi sottolineato come il Regno, in virtù della sua felice posizione geografica e dei costi competitivi, sia nelle condizioni di divenire un fornitore naturale per l’Europa. Sulla base del medesimo principio informatore, il diplomatico ha illustrato il progetto realtivo al gasdotto che porrà in relazione la Nigeria con il Marocco, lungo oltre 5.600 chilometri, condotta che attraverserà tredici stati africani. Si tratterà di un corridoio strategico al servizio della sicurezza energetica, della cooperazione Sud-Sud e della stabilità geopolitica regionale. Per quanto concerne il turismo, egli ha ricordato che il suo paese è in grado di offrire unica che combina città imperiali, deserto del Sahara, montagne dell’Atlante e litorali, e che punta ormai anche su nuovi segmenti di mercato quali il turismo medico, digitale e cinematografico.
GRANDE ATTESA PER I MONDIALI DI CALCIO 2030
La Coppa del Mondo FIFA 2030, organizzata congiuntamente con Spagna e Portogallo, sarà un’occasione storica per implementare l’attrattiva e la visibilità dell’intera regione mediterranea. In tale contesto, l’ambasciatore Balla ha auspicato l’adozione di una Carta mediterranea per un turismo sostenibile e responsabile che salvaguardi il patrimonio comune del bacino. Riguardo alla connettività, egli ha posto in rilievo il successo ottenuto da TangerMed, attualmente primo scalo marittimo africano e nel Mediterraneo, con dieci milioni di container in transito all’anno; inoltre, ulteriori progetti strutturanti menzionati dal diplomatico marocchino sono quelli del del tunnel sottomarino tra Marocco e Spagna e dell’autostrada digitale euroafricana.
PROGETTI STRUTTURANTI
Youssef Balla ha concluso invitando a fare del Mediterraneo «una risorsa che ci unisce e non uno spazio di divisione» ponendo l’accento sulla necessità di fornire risposte cooperative adeguate a fronte di sfide comuni quali quella del clima, delle migrazioni irregolari e delle tensioni di natura geopolitica. «Il Marocco è pronto a lavorare con tutti i suoi partner per fare del bacino mediterraneo uno spazio di dialogo, innovazione e prosperità condivisa», ha egli concluso, evocando la necessità di un’agenda pragmatica e di un partenariato equo che si fondi sui tre pilastri dell’Africa, del Mediterraneo e dell’Europa.



