VATICANO, società e giovani. Monsignor Antonio Staglianò (Pontificia Accademia di Teologia): «Incoraggiarli a staccarsi dagli smartphone»

Teologi ed esperti a confronto su pace, ecologia e creato. La testata giornalistica online “Interris.it” ha interpellato al riguardo l’alto prelato

intervista a cura di Francesco Vitale, pubblicata su “In Terris” domenica 21 settembre 2025, https://www.interris.it/copertina/mons-stagliano-incoraggiare-i-giovani-a-staccarsi-dagli-smartphone?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=giornaliera – Nella suggestiva Casina Pio IV in Vaticano, teologi, imprenditori ed esperti si sono riuniti per il seminario internazionale “Creato, natura, ambiente per un mondo di pace“. L’evento organizzato dalla Pontificia Accademia di Teologia si è articolato su due giorni di confronto, durante i quali gli intervenuti si sono concentrati su come promuovere uno sviluppo umano più equo e condiviso. Il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha sottolineato l’obiettivo di confrontarsi per offrire una guida al mondo contemporaneo. Ad avviso di monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, esiste una «sapienza per la vita», in grado di illuminare anche le strategie politiche per affrontare le sfide del nostro tempo. Di seguito riportiamo l’Intervista di Francesco Vitale con Sua Eminanza.

FRANCESCO VITALE (IN TERRIS) – Quanto è attuale l’eco di una pace disarmata e disarmante?

MONSIGNOR ANTONIO STAGLIANÒ – La pace di cui parliamo, ispirata a Gesù, non è semplicemente l’assenza di guerra. Il mondo intende la pace come «non belligeranza», un’ipocrisia che porta ad armarsi di nuovo. La pace di Cristo, invece, è disarmata e disarmante perché lavora per superare le “strutture di peccato” e costruire una civiltà di solidarietà. Finché non c’è questo impegno reciproco, non può esserci vera pace.

FRANCESCO VITALE (IN TERRIS) – Il seminario internazionale ha affrontato il problema ecologico come una questione non solo tecnica, ma “antropologica”. Qual è il significato di questa prospettiva?

MONSIGNOR ANTONIO STAGLIANÒ – Secondo l’ecologia integrale di Papa Francesco, il problema ecologico riguarda innanzitutto la condizione umana, specialmente quella dei più poveri. L’appello generico all’etica non basta, perché spesso non riusciamo a mettere in pratica i principi che dichiariamo. Per avere «mani pulite» e salvare il pianeta, dobbiamo avere «occhi limpidi», e per avere occhi limpidi è necessario avere un «cuore puro». La vera sfida è la conversione del cuore e della ragione.

FRANCESCO VITALE (IN TERRIS) – Ha citato un «illuminismo cristico» come via d’uscita dalla «ragione strumentale» che domina il nostro tempo: può spiegarci meglio questo concetto?

MONSIGNOR ANTONIO STAGLIANÒ – La nostra civiltà ha funzionato per secoli con una ragione strumentale che punta al dominio e allo sfruttamento, trasformando anche il grano, per citare Battiato, in una questione di soldi anziché di pane. Dobbiamo cambiare. Il nostro appello è a un illuminismo «cristico», non semplicemente cristiano. Con una ragione aperta al mistero e al divino, possiamo convergere tutti, teologi, filosofi, scienziati, per avere uno sguardo più contemplativo verso il creato e riconoscere che la realtà non è materia bruta da manipolare.

FRANCESCO VITALE (IN TERRIS) – Come possiamo trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni, usando i loro strumenti ma in modo concreto?

MONSIGNOR ANTONIO STAGLIANÒ – Il primo passo è incoraggiare i giovani a staccarsi dagli smartphone per guardarsi intorno e riscoprire la bellezza del creato. Ma non basta solo aprire gli occhi. Occorre un processo educativo che li aiuti a vedere questa bellezza, poiché essa non si impone con violenza. È fondamentale attivare dei processi educativi dove i giovani si trovano, come su Spotify e le piattaforme digitali, per mostrare loro che l’uomo non è un predatore, ma un custode del giardino. L’essere umano, fatto a immagine di Dio, ha la responsabilità di prendersi cura della casa comune. Questo sguardo di cura e di dono di sé verso gli altri è la vera via per la pace.

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