GUERRA, pace senza se e senza ma. Roma Capitale: giovedì 19 settembre incontro in Campidoglio

L’evento avrà luogo alle ore 15:00 presso l’Aula Giulio Cesare. Esso verrà introdotto e moderato dal presidente della Fondazione Flavio Lotti alla presenza del sindaco e dell’assessore alla Cultura della Capitale e della presidente dell’Assemblea capitolina. Oltre a quelli dei citati Roberto Gualtieri, Massimiliano Smeriglio e Svetlana Celli, sono previsti anche gli interventi di Paolo Ciani, Ferdinando Bonessio, Massimiliano Presciutti, Valter Stoppini, Vittoria Ferdinandi, Elena Ranfa, Marco Impagliazzo, Marco Mascia, Tommaso Montanari, padre Alex Zanotelli, Emiliano Manfredonia, padre Enzo Fortunato, Francesco Vignarca, Gabriella Stramaccioni, Elena Mazzoni, Elisa Ercoli, Giuseppe Giulietti, Chiara Atanasio e Andrea Fiori

Roma, 18 settembre 2025 – La città di Roma, da sempre crocevia di culture e dialogo tra i popoli, sede vaticana dove è in corso il Giubileo da dove gli appelli di pace dell’attuale Pontefice si sono succeduti con la stessa forza di quelli del precedente, Papa Francesco, promuove un importante incontro in collaborazione con fondazione PerugiAssisi per la cultura della Pace, evento che avrà luogo il 19 settembre alle ore 15:00 in Campidoglio.

EVENTO DI PACE IN CAMPIDOGLIO

In un clima europeo terribilmente fosco, in cui i conflitti si inaspriscono e non si fermano le stragi degli innocenti, Roma Capitale ospiterà, nella sala più importante e rappresentativa del Comune, l’Aula Giulio Cesare, un momento di riflessione e dialogo sul tema in vista della grande marcia per la pace e la fraternità, organizzata dalla Fondazione PerugiAssisi, per sostenere con fermezza lo stop al riarmo e la fine di ogni guerra. L’incontro verrà introdotto e moderato dal presidente della Fondazione Flavio Lotti, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, dell’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e della presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.

UN’ERA DI CONFLITTI

Sono previsti gli interventi di Paolo Ciani, Ferdinando Bonessio, Massimiliano Presciutti, Valter Stoppini, Vittoria Ferdinandi, Elena Ranfa, Marco Impagliazzo, Marco Mascia, Tommaso Montanari, Alex Zanotelli, Emiliano Manfredonia, Padre Enzo Fortunato, Francesco Vignarca, Gabriella Stramaccioni, Elena Mazzoni, Elisa Ercoli, Giuseppe Giulietti, Chiara Atanasio e Andrea Fiori. In questa particolare fase storica i conflitti sembrano rappresentare la norma piuttosto che l’eccezione e, a quelli lontani, che non hanno mai smesso di esistere, se ne sono aggiunti di nuovi, che coinvolgono importanti presenze belliche e che generano distruzione e morte, mettendo a rischio la popolazione mondiale. L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce un principio fondamentale: l’Italia ripudia la guerra. Sulla base di questo principio e a fronte del clima di tensione che dilaga in Europa, la Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace organizza una grande marcia per la fraternità, per reagire alla configurazione di un mondo intriso di violenza nel quale si innalzano muri e confini e in cui si accelera un’incontrollata corsa al riarmo.

IL TEMA OGGI SI IMPONE

«È evidente che oggi il tema della pace si impone con urgenza perché altrimenti rischia di diventare un concetto astratto e addirittura utopico. In un contesto globale sempre più instabile e precario, la stessa costruzione europea è minacciata ovunque da nazionalismi, populismi e sentimenti di sfiducia nei confronti del progetto di cooperazione e coesione proposto dal Manifesto di Ventotene che oggi più che mai torna ad essere un punto di riferimento e una bussola per il futuro di tutti noi. È essenziale ricordare che la pace esprime anche un impegno collettivo che tocca ogni ambito della vita. La cultura della pace è una costruzione quotidiana, che fonda le sue basi sulla conoscenza dell’altro, sul rispetto del diverso, sulla giustizia, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani», ha dichiarato al riguardo Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale.

UN IMPEGNO CHE CHIAMA IN CAUSA TUTTI

Ha sottolineato la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, che «la pace è un impegno concreto e quotidiano che chiama in causa ciascuno di noi e tutte le Istituzioni, dal livello locale a quello internazionale. con responsabilità e coraggio. Oggi più che mai è necessario ritrovare la capacità di dialogo, di relazione e di costruzione comune, perché solo così possiamo contrastare la cultura della guerra e restituire fiducia alle persone, soprattutto alle giovani generazioni. Roma, città di incontro e di convivenza, continuerà con forza a fare la sua parte e a far sentire la sua voce in questo percorso».

NEL SOLCO DI PAPA LEONE XIV

«Mentre continua la carneficina di Gaza, la pace e l’umanità sono sotto un drammatico attacco. Ucraina, Sudan, Myanmar dovunque guardiamo succedono le cose peggiori. Nell’impunità e nell’inerzia generale. La Marcia PerugiAssisi del prossimo 12 ottobre è l’occasione per riunire tutte le donne, gli uomini, le bambine, i bambini, le associazioni e le istituzioni che sentono e si assumono la responsabilità di fare la pace. Questo è il tempo in cui, come ha detto Papa Leone XIV, dobbiamo essere uniti da un forte e coraggioso no alla guerra e sì alla pace e alla fraternità», ha commentato Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi.

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