ENERGIA, nucleare. Vienna: al via la Conferenza generale dell’AIEA

Da lunedì 15 settembre 2025 ENEA parteciperà alla LXIX Conferenza generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA), organismo delle Nazioni Unite per la cooperazione tecnico-scientifica nel campo nucleare, evento che avrà luogo a Vienna fino al 19 settembre 2025. Sarà un’occasione per presentare, tra le altre attività, il contributo apportato dalle tecnologie nucleari alla tutela del patrimonio culturale, in particolare i trattamenti non invasivi per eliminare muffe e altri microrganismi da manufatti storici e documenti antichi. Tra i risultati più recenti, verrà illustrato l’irraggiamento gamma effettuato sulla riproduzione tridimensionale della mummia del faraone Ramses II

Roma, 12 settembre 2025 – Trattamenti non invasivi che impiegano tecnologie nucleari per eliminare muffe e altri microrganismi da manufatti storici e documenti antichi. È quanto ENEA presenterà alla 69ª Conferenza generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), organismo dell’Onu per la cooperazione tecnico -scientifica nel campo nucleare, in programma a Vienna dal 15 al 19 settembre 2025.

L’ENEA ALLA CONFERENZA GENERALE DELL’AIEA

«La nostra partecipazione alla Conferenza IAEA rappresenta un’importante occasione per valorizzare il contributo delle tecnologie nucleari per la tutela del patrimonio culturale, ma anche per la sicurezza ambientale ed alimentare e la medicina – sottolinea al riguardo Alessia Cemmi, ricercatrice del Dipartimento Nucleare dell’ENEA e responsabile del laboratorio facility di Irraggiamento Gamma Calliope -, l’obiettivo è quello di contribuire alla definizione di linee guida condivise per lo sviluppo, la validazione e il controllo dei trattamenti con radiazioni ionizzanti applicati alla conservazione dei beni culturali, spesso minacciati da agenti biologici e ambientali».

L’IMPIANTO CALLIOPE ALLA CASACCIA (ROMA)

All’interno dell’impianto Calliope situato nel Centro Ricerche della Casaccia, non distante da Roma, beni e documenti vengono esposti a radiazioni gamma che agiscono sul DNA di microrganismi e insetti infestanti, eliminandoli in modo efficace senza alterare l’integrità del manufatto. Oltre ai più recenti progressi raggiunti da Calliope, ENEA presenterà anche alcune delle attività dell’impianto a elettroni/raggi X REX, situato nel Centro di Ricerche di Frascati (Roma); entrambe le facility sono state riconosciute a livello europeo per l’eccellenza nel trattamento di materiali sensibili alle radiazioni.

IRRAGGIAMENTO GAMMA

Prosegue la Cemmi: «Si tratta di impianti unici in Europa che utilizzano le radiazioni ionizzanti, non distruttive e non invasive, sia per la tutela e conservazione dei beni culturali come libri, tessuti, pergamene e reperti archeologici, che per simulare ambienti ricchi di radiazioni come, ad esempio quello spaziale, e testare la resistenza di sistemi biologici, materiali e dispositivi». Tra i risultati ottenuti più di recente da Calliope ne verrà illustrato quello relativo all’irraggiamento gamma effettuato sulla riproduzione tridimensionale della mummia di Ramses II, realizzata allo scopo di renderla accessibile anche attraverso il tatto, in occasione della mostra multisensoriale “La mummia di Ramses, il faraone immortale”, curata dal professor Lorenzo Nigro del Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (Università Sapienza di Roma).

IL TRATTAMENTO DELLA MUMMIA DEL FARAONE RAMSES II

Senza danneggiare i materiali e senza l’uso di sostanze chimiche, il trattamento ha consentito di eliminare muffe e microrganismi accumulatisi sulla superficie del modello a causa del contatto con il pubblico. Tra le altre attività sarà descritto anche il trattamento di numerosi documenti archivistici risalenti al XV secolo, provenienti dall’archivio dell’Abbazia di Montecassino e di materiali in pergamena, legno, lapidei compositi, come cuoio, colle, pigmenti, metalli, pietre dure, matrici vetrose e madreperla.

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