Parma, 4 agosto 2025 – Un sold out da record quello registrato l’8 luglio scorso da “La Cena dei Mille” di Parma, evento in calendario per il 9 settembre prossimo. Tutto esaurito ancora una volta, dunque, con i biglietti messi in vendita attraverso il circuito Vivaticket che sono andati bruciati soltanto dopo un’ora, dimezzando il primato dei centoventi minuti che era stato registrato l’anno precedente. Un grande traguardo raggiunto da questa manifestazione, prima nel suo genere in un modello di successo replicato in tutta Italia, che dal 2018 ha registrato una crescita esponenziale culminata in occasiopne della sua sesta edizione in un vero e proprio click day.
GLI CHEF E I NUMEROSI COMMENSALI OSPITI
Essa, che beneficia del contributo apportato dal Comune di Parma e la «regia» di Parma Alimentare, vedrà quale chef guest Giancarlo Perbellini, patron e proprietario di Casa Perbellini dodici Apostoli, ristorante che ha da poco ottenuto la terza stella Michelin, ambito riconoscimento in Italia riservato a soli quattordici locali. Il menù sarà firmato anche dai suoi colleghi parmigiani di Alma, Scuola internazionale di cucina italiana, Parma Quality Restaurants e Chef to Chef Emilia Romagna. Un evento d’eccezione che richiamerà numerose persone nella città emiliana, incluse quelle che giungeranno apposta dall’estero, in particolare da Stati Uniti d’America, Brasile, Germania, Regno Unito, Polonia, Francia e Svizzera, questo anche grazie a pacchetti specifici organizzati da tour operator che avranno il loro culmine proprio alla Cena dei Mille. Per l’Italia invece Lombardia, Emilia Romagna e Veneto la faranno da padrone, tuttavia, c’è pure chi affronterà quasi mille e cinquecento chilometri di viaggio per arrivare a Parma da Sciacca, in Sicilia, solo ma anche appassionati di Lecce, il «tacco» salentino della Penisola.
AREA APERITIVO: DODICI POSTAZIONI «FOOD» E SEI «BEVERAGE»
A due mesi esatti dalla Cena dei Mille, che consisterà in una tavolata di quattrocento metri estesa da Piazza Garibaldi a Strada della Repubblica, l’attenzione è oggi tutta rivolta al menù. A partire dall’area aperitivo, che verrà aperta dalle sette del pomeriggio. Complessivamente saranno dodici le postazioni food. Sei di esse saranno dedicate alle filiere di Parma Food Valley, cuore pulsante di Fondazione Parma Unesco; nello specifico: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, pasta (Barilla), pomodoro (Mutti e Rodolfi), latte (Parmalat) e le alici, con Delicius, Rizzoli Emanuelli e Zarotti; consorzi e aziende che nel 2023 (ultimo dato disponibile) hanno generato un giro d’affari al consumo superiore agli undici miliardi di euro.
FILIERE DELL’AGROALIMENTARE
Le restanti sei vedranno protagoniste altre eccellenze del territorio, delle quali cinque rappresentate dai rispettivi consorzi di tutela: Culatello di Zibello, Coppa di Parma, Salame Felino, Salumi Piacentini, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e Fungo di Borgotaro; a chiudere non mancherà la presenza di un partner storico come Coppini Arte Olearia. Per il beverage altre sei postazioni previste, equamente suddivise tra analcolici e vini, che vedranno la partecipazione del Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli di Parma e mondo mixology.
MENÙ DA QUATTRO PORTATE
La Cena dei Mille proseguirà con il menù da quattro portate, di cui al momento è stato svelato solo l’antipasto di chef Perbellini: uovo, hummus, pane alle noci e uvetta, gel al tamarindo, mentre le successive portate di Parma Quality Restaurants (primo piatto), ALMA (secondo piatto) e Chef to Chef (dessert) verranno annunciate in seguito. La serata sarà accompagnata dai Trentodoc di Ferrari Trento e dai vini fermi delle Tenute Lunelli, in una prestigiosa collaborazione siglata con il Gruppo Lunelli, oltre alla partnership beverage con Acqua Panna e San Pellegrino.
FONDAZIONE UNESCO CREATIVE CITY OF GASTRONOMY
La Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy è stata costituita nel 2017 a seguito della nomina di Parma a Città creativa Unesco per la gastronomia, stabilita formalmente nel dicembre del 2015 dal direttore generale dell’Unesco. Scopo della Fondazione è quello di promuovere la cultura legata al patrimonio enogastronomico, coinvolgendo le istituzioni pubbliche e private, gli operatori economici e commerciali, e la popolazione del territorio cui tale patrimonio appartiene, unendo in chiave strategica i prodotti ai territori di origine.



