CINA POPOLARE, agricoltura. Pechino vara un piano di digitalizzazione del settore primario

Esso si articola in ambiziosi obiettivi che dovranno venire conseguiti sia nel breve che nel medio termine. Uno sforzo ai fini della trasformazione tecnologica profuso attraverso l'integrazione di diverse tecnologie digitali, quali l’intelligenza artificiale e la blockchain (ma non soltanto di queste) nella catena di approvvigionamento; lo scopo è quello di implementare il livello di efficienza, la produttività e la sostenibilità. Insomma, questa «lotta di lunga durata 2.0» dei «popoli del riso» sarà lunga per modo di dire… quanto una pianificazione quinquennale

Il 10 giugno scorso sette ministeri della Repubblica popolare cinese (si è trattato dei dicasteri dell’Industria e delle Tecnologie, dell’Informazione, dell’Istruzione, delle Risorse Umane e della Previdenza sociale; inoltre, la Banca popolare cinese, l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato, quella Nazionale dei cereali e delle riserve e l’Ufficio nazionale di statistica) hanno annunciato il varo di un piano di attuazione della digitalizzazione nel settore dell’industria alimentare.

PIANO QUINQUENNALE E STRATEGIA NEL SETTORE PRIMARIO

Sebbene in modalità apparentemente non coordinata con l’atto posto in essere dai citati dicasteri, nell’ottobre dello scorso anno il Ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali cinese aveva pubblicato un Piano di azione nazionale per l’agricoltura intelligente, nell’ambito del quale veniva definita la strategia quinquennale del Paese nel periodo intercorrente tra il 2024 e il 2028. L’obiettivo di questa pianificazione veniva indicato nella migliore integrazione delle diverse tecnologie digitali disponibili applicate alle pratiche della produzione del settore primario. Il nuovo piano per l’industria alimentare della Repubblica popolare cinese ha fissato obiettivi ambiziosi sula strada della trasformazione tecnologica nell’intero settore, esso infatti prevede l’integrazione di diverse tecnologie digitali (ad esempio l’intelligenza artificiale, blockchain e altre) nella catena di approvvigionamento allo scopo di implementare il livello di efficienza, la produttività e la sostenibilità.

OBIETTIVI AMBIZIOSI

A Pechino si ritiene di conseguire entro il 2027 l’obiettivo del raggiungimento di un tasso di digitalizzazione pari all’80% per quanto concerne la gestione delle principali aziende alimentari, inoltre, è previsto che, sia il tasso di controllo digitale dei processi chiave, che quello di adozione di strumenti di ricerca, sviluppo e progettazione digitale per le grandi aziende alimentari raggiungano il 75 per cento. A fronte di tutto ciò si pongono poi gli obiettivi di sviluppo infrastrutturale, che non risultano meno ambiziosi, poiché concernono la realizzazione di più di una decina di impianti industriali «intelligenti» e l’attivazione di almeno cinque zone industriali digitalizzate a un elevato livello. L’iniziativa viene concentrata anche sullo sviluppo di un gruppo di fornitori di servizi di trasformazione in campo digitale, altamente professionalizzati e specificamente concepiti e dedicati all’industria alimentare.

VERSO LA DIGITALIZZAZIONE CAPILLARE

Le più recenti statistiche indicano come le principali aziende industriali del settore alimentare nella Repubblica popolare cinese abbiano già compiuto progressi significativi, raggiungendo tassi di controllo digitale dei processi chiave pari al 63,3% e livelli di adozione di strumenti di ricerca, sviluppo e progettazione digitale pari al 72,8 per cento. Si tratta di dati importanti, da tenere in debita considerazzione poiché dimostrano quali sono le basi sulle quali Pechino ha iniziato a edificare il proprio futuro in questo fondamentale settore, ponendosi, per il momento, dei primi obiettivi di breve termine fissati al 2027. Ma, di lì a breve, entro il 2030, sulla base il Piano nella Repubblica popolare cinese si dovrà procedere a una trasformazione maggiormente completa, che rinveniranno nelle tecnologie dell’informazione di nuova generazione l’elemento principale in funzione della implementazione dell’intero spettro operativo del settore primario e lungo l’intera filiera, dalla fornitura alla trasformazione, delle grandi aziende alimentari.

PROCEDERE CELERI NELLA VISIONE DI LUNGO TERMINE

Si tratta in questo caso di una visione a medio termine, che presupporrà la creazione di cluster industriali digitalizzati nel settore alimentare, presupposto per il conseguimento di un adeguato grado di competitività a livello internazionale, affermando cossì la Repubblica popolare cinese come leader globale anche in questo settore.

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