Roma, 18 giugno 2025 – «No a scalate bancarie con i risparmi previdenziali dei professionisti, sì a controlli tempestivi e adeguati da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, della COVIP, della Corte dei Conti e della Commissione Bicamerale sugli enti previdenziali, riguardo alle speculazioni fatte negli ultimi mesi dalle casse previdenziali privatizzate e dai fondi pensioni». Queste le dure parole di Walter Palumbo, che a nome del CIEPP, di cui è presidente, interviene «vista per ora la totale indifferenza dei rappresentanti del Governo sulla materia».
UN APPELLO AL PARLAMENTO
«La questione riguarda milioni di italiani, professionisti e lavoratori – egli prosegue – e per questo il Comitato degli iscritti agli enti previdenziali dei professionisti lancia un appello ai parlamentari affinché sia possibile, quanto prima, fare chiarezza e trasparenza su una serie di operazioni finanziare andate in porto con il supporto delle casse privatizzate di previdenza». Al suo fianco Vincenzo campo, vicepresidente di CIEPP, che al riguardo sottolinea: «Le recenti relative alla guerra in atto tra Mediobanca, Mps e Generali è un esempio chiarissimo di come oggi, in modo a dir poco opaco, alcuni amministratori, invece che operare secondo i principi elementari della sana gestione a tutela dei propri contribuenti e delle pensioni dei propri iscritti alle casse privatizzate, optano su investimenti speculativi, utilizzando le casse privatizzate alla stregua di banche o hedge fund per speculatori finanziari, invece di preservare, come invece dovrebbero, il valore delle pensioni future dei giovani e dei meno giovani».
Walter Palumbo (CIEPP)
IL CASO MONTE DEI PASCHI DI SIENA
«Il caso dell’operazione di cessione del 15% di Mps da parte del Ministero di Via XX Settembre ad alcuni imprenditori vicini all’Esecutivo e Banco Bpm, per favorirne la scalata, a Mediobanca, e lo schieramento contrario all’integrazione con Banca Generali è chiara a tutti da tempo – prosegue Palumbo -, l’ingresso di Empam in Mediobanca e di Inarcassa e Cassa Forense in Bpm dovrebbe oggi far riflettere ancora di più il legislatore, chi controlla il sistema previdenziale e chi ha avvallato un aumento di capitale con i risparmi delle pensioni private degli italiani. Dovrebbe allarmare inoltre la situazione di alcune casse privatizzate come Enasarco, dove da anni è evidente il fenomeno mai risolto di migliaia di silenti, dove si sono svolte elezioni nonostante il Tribunale civile avesse chiesto alla Fondazione Enasarco di non ignorare le indicazioni dell’organo ministeriale di vigilanza per consentire una maggiore partecipazione al voto. Per non parlare della bufera giudiziaria in corso in Enpapi, dove alcuni dirigenti sono a processo per falso sui requisiti di nomina».
Vincenzo Campo (CIEPP)
FERMARE LE SPECULAZIONI FINANZIARIE
«Non comprendiamo – conclude quindi Palumbo – come amministratori di Enasarco, Enpam e Cassa forense si siano fatti trascinare in speculazioni finanziarie in totale assenza di controlli. Riteniamo che i risparmi e i contributi di molti professionisti e lavoratori, versati nelle proprie casse di previdenza da parte di medici, avvocati e agenti di commercio o altri professionisti non possano essere adoperati per operazioni di basso cabotaggio o speculazioni finanziarie che possano favorire concentrazioni o nuove governance finanziarie, con i soldi dei risparmi previdenziali degli italiani. Così come vi sia sempre più la necessità di controllare sulle competenze dei dirigenti delle casse privatizzate e sugli investimenti delle risorse finanziarie, oltre che sulla composizione del patrimonio degli enti di previdenza, anche rispetto ai debiti previdenziali, visto il segno negativo riportato da molte casse privatizzate negli ultimi anni».