INDUSTRIA, siderurgia. Acciaierie d’Italia: «Trattativa in salita che alimenta dubbi e preoccupazioni»

Palombella (Uilm): «Sull’ex Ilva ci aspettiamo risposte concrete dal Governo nell’incontro della prossima settimana. La nazionalizzazione, con lo Stato che assume il controllo diretto di un’azienda strategica come l’ex Ilva, è l’unica soluzione per avviare definitivamente la decarbonizzazione, rilanciare l’azienda e salvaguardare la siderurgia». In un clima di pessimismo viene dunque riconvocato il tavolo delle trattative a Palazzo Chigi, l’incontro avrà luogo lunedì 26 Maggio alle ore 18:30 presso la Sala Verde

Questo è quanto precisato mediante una nota congiunta diffusa in giornata dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. In essa hanno reso noto che «nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi è stata convenuta la sospensione del tavolo sull’ex Ilva con aggiornamento all’inizio della prossima settimana in sede di tavolo permanente a Palazzo Chigi».

UN INCONTRO DALL’ESITO NEGATIVO

«L’incontro con il Governo a Palazzo Chigi non è stato positivo perché non abbiamo ricevuto risposte concrete sui temi che abbiamo posto, come l’aumento ingiustificato dei numeri della cassa integrazione dopo l’incidente all’Afo 1, i tempi e le condizioni della cessione alla compagine azera, il ruolo dello Stato nella de-carbonizzazione e nella futura società», ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, all’uscita da Palazzo Chigi questa mattina. «Inoltre – ha poi egli aggiunto -, non abbiamo avuto chiarimenti sul piano di ripartenza, sulla richiesta di unificazione delle due amministrazioni straordinarie, sulle garanzie dei lavoratori in Ilva AS e di quelli che saranno interessati dalla cassa integrazione. Nonostante questo abbiamo ritenuto di aggiornare il tavolo con un nuovo incontro all’inizio della prossima settimana, alla luce anche degli approfondimenti che farà il Governo sulle questioni poste, per riprendere e continuare la discussione al fine di trovare le migliori soluzioni per i lavoratori e gli stabilimenti dell’ex Ilva».

TRANSIZIONE SIGNIFICHERÀ ESUBERI

«Con la transizione ai forni elettrici avremo inevitabilmente esuberi, per questo serve una legge speciale per la gestione dell’occupazione, prepensionamenti e strumenti di risarcimento per tutti i lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva AS. La nazionalizzazione, con lo Stato che prende il controllo diretto di un’azienda strategica come l’ex Ilva è l’unica soluzione per avviare definitivamente la de-carbonizzazione, rilanciare l’azienda e salvaguardare la siderurgia. Nell’incontro della prossima settimana ci aspettiamo che il Governo si assuma le proprie responsabilità e indichi la strada da percorrere, per il bene dei lavoratori, delle comunità interessate e del futuro produttivo dell’ex Ilva. Ambiente, salute e occupazione sono i nostri obiettivi imprescindibili».

Condividi: