«Questa iniziativa, di forte valore politico e civico – ha dichiarato al riguardo il parlamentare del PD –, si affianca e rafforza l’azione intrapresa dai rappresentanti degli italiani all’estero con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Parlamento della Repubblica sulle criticità del Decreto legge n.36/2025, in particolare per quanto concerne la tutela dei diritti acquisiti, oltreché alcuni aspetti che richiedono un attento approfondimento anche sotto il profilo costituzionale».
UN DIRITTO NEGATO
Infatti, a venire eccepita è la statuizione che modifica la legge sulla cittadinanza italiana precedentemente in vigore, la n. 91/1992, attraverso l’introduzione dell’articolo 3bis, statuendo che l’acquisizione della cittadinanza italiana non è più automatica per coloro i quali nascono all’estero con altra cittadinanza, salvo specifiche condizioni come domanda entro il 27 marzo 2025, nascita o residenza di un genitore cittadino in Italia.
RACCOLTA DI FIRME CONTRO IL DECRETO TAJANI
Nel pomeriggio di ieri, martedì 13 maggio 2025, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati in Via della Missione 4, una delegazione dell’associazione Natitaliani ha consegnato ufficialmente ai parlamentari della Repubblica Mario Alejandro Borghese, Fabio Porta, Franco Tirelli, Riccardo Ricciardi e Riccardo Magi, le oltre 110.000 firme raccolte contro il citato DL 36/2025 Tajani, ribattezzato dai promotori dell’iniziativa come «Decreto della vergogna».
CRITICITÀ DEL PROVVEDIMENTO: IL DOSSIER
Assieme alle firme autenticate è stato inoltre presentato un dettagliato dossier nel quale si evidenziano le criticità del provvedimento, tra cui la retroattività degli effetti e i profili di incostituzionalità. Ad avviso di promotori e partecipi all’iniziativa «si è trattato di un momento simbolico importante per dimostrare la grande mobilitazione contro questo decreto, ritenuto ingiusto da un’ampia parte dell’opinione pubblica».