8 maggio 2025, a cura di Sharing Media – L’astroturismo si sta affermando come una delle tendenze emergenti nel contesto del turismo sostenibile, a porre in evidenza questa notizia è stata Vamonos-Vacanze.it, piattaforma specializzata in vacanze per single.
IL SINGLE È SOLO E SOSPIRA SOTTO LE STELLE
Questa forma di turismo si concentra sull’osservazione del cielo notturno in ambienti caratterizzati da bassa o nulla presenza di inquinamento luminoso. In Italia, l’interesse nei confronti di questa attività viene rilevata in crescita, in particolare tra i giovani, come indicato dalla partecipazione di diecimila studenti alla fase di preselezione dei Campionati italiani di Astronomia 2024. Le mete ideali sono quelle lontane dalle luci artificiali, dove il cielo appare nella sua forma più pura. In Italia, la Toscana si distingue come una delle destinazioni più affascinanti per gli appassionati, infatti, proprio qui, secondo le tesi elaborate da diversi astrofisici (tra i quali Gianluca Masi), si trova uno dei punti più bui d’Italia, perfetto per lunghe osservazioni notturne. La Toscana, infatti, sembra essere lo spicchio di terra perfetto dove rimanere estasiati dal cielo stellato, restando ore e ore col naso all’insù.
IN TOSCANA IL CIELO PIÙ BUIO
A credere particolarmente nel potenziale dell’astroturismo è il tour operator Vamonos Vacanze, specializzato in viaggi di gruppo. L’agenzia propone diversi pacchetti esperienziali proprio in Toscana, in coincidenza dei momenti migliori per l’osservazione celeste, alla fine di maggio, in giugno e in ottobre, periodo ideale per ammirare sciami meteoritici. Ma si tratta di un fenomeno che non è limitato all’Italia, poiché è possibile recarsi per fare esperienze del genere anche il Cile e sulle Isole Canarie. si inserisce nella più ampia tendenza del turismo all’aria aperta, un settore in forte espansione. Secondo i dati del primo Forum Faita-Federcamping, lo scorso anno il comparto ha generato un fatturato di oltre otto miliardi di euro. In questo scenario, l’astroturismo si propone anche come soluzione all’overtourism nei centri storici, valorizzando le aree rurali e promuovendo una maggiore consapevolezza ambientale e scientifica. La riscoperta del contatto con la natura, unita al desiderio di esperienze autentiche e non convenzionali, spinge i viaggiatori a scegliere soluzioni alternative ai circuiti più affollati.